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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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212 – Giovanna Sparacello<br />

Francia e Antonio Barberini, in qualità di segretario.<br />

Fra le sue opere, numerose tragedie: Evandro (1612),<br />

Arpalice (1613), Pentesilea (1617), Ero e Leandro<br />

(1630). Si ricordino inoltre La Croce racquistata, imitazione<br />

del poema di Tasso, e il poema eroicomico<br />

Dello scherno degli Dei (1618). Cfr. P. Gini–G. M<br />

Roschini–A. Santelli, cit., I, p. 472; Storia della<br />

Letteratura, Milano, Fabbri, 1967, VII, p. 536; Dizionario<br />

della letteratura italiana: gli autori, i movimenti,<br />

le opere, a c. di E. Bonora, Milano, Rizzoli, 1977, I,<br />

p. 535.<br />

10. Per un profi lo di questa attrice, si veda ad vocem<br />

in queste <strong>Notizie</strong>.<br />

11. Il sonetto, compreso in I. Andreini, Lettere, Venezia,<br />

Marc’Antonio Zaltieri, 1607, è edito in Marotti–Romei,<br />

pp. 167–168.<br />

Giovanna Sparacello<br />

FABRIZIO NAPOLITANO 1 Capo, e conduttore<br />

di una Comica Compagnia, che intorno<br />

il 1650. per il Regno di Napoli aveva<br />

molto grido 2 . Ebbe unito alla sua Truppa<br />

Niccolò Biancolelli, il quale nella Lettera dedicatoria<br />

del suo Carnefi ce di se stesso 3 fa di<br />

lui parola incidentemente 4 . È da credersi che<br />

recitasse anch’esso, e che fosse un Comico<br />

assai noto, giacché, come di persona conosciutissima,<br />

il medesimo Biancolelli ne fa 5 la<br />

predetta menzione.<br />

Note<br />

1. Prota–Giurleo identifi ca Fabrizio con Mattia<br />

Sacco, nato a Napoli il 28 febbrao 1610, fratello<br />

dell’attore Ottavio Sacco e marito di Anna Parrino,<br />

sorella del comico Domenico Antonio, in arte<br />

Florindo. Tuttavia, alcuni documenti ritrovati da<br />

Marzia Marigo inducono a identifi care l’attore con<br />

Andrea Orso, o Orsi, marito di Angiola d’Orso. BI-<br />

BLIOGRAFIA: Rasi, II, pp. 854–855; U. Prota–<br />

Giurleo, I teatri di Napoli nel ‘600. La commedia<br />

e le maschere, Napoli, Fausto Fiorentino editore,<br />

1962, pp. 207–209; V. Viviani, Storia del teatro napoletano,<br />

Napoli, Guida, 1969, p. 172; Enc. Spett.,<br />

IV, coll. 1767–1768; M. Marigo, Angiola d’Orso,<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

comica dell’Arte e traduttrice, «Biblioteca Teatrale»,<br />

18, 1990, pp. 65–94.<br />

2. Secondo Rasi e poi Enc. Spett, citt., nel 1664 Fabrizio<br />

Napolitano aspirava ad entrare nella compagnia<br />

ducale di Parma.<br />

3. N. Biancolelli, Il carnefi ce di se stesso. Opera tragica,<br />

e nuova di Nicolò Biancolelli dedicata all’illustr.<br />

Signor Agostino Marsily, in Bologna, per lo Sarti, dalla<br />

Porta delle Scuole, all’insegna della Rosa, 1664.<br />

4. «Capitai molti anni sono à Napoli con occasione,<br />

che aggregandomi con Fabritio Comico, essercitai<br />

con esso, & altri compagni le recite», cit. N. Biancolelli,<br />

Il carnefi ce di se stesso, op. cit.<br />

5. Fu.<br />

Giovanna Sparacello<br />

FAINETTI NICOLA Torinese. S’esercita<br />

nella maschera del Tartaglia; fu nelle Compagnie<br />

di Giuseppe Lapy, e di Luigi Perelli; e<br />

può con suffi ciente abilità adoprarsi nell’impegno<br />

del suo secondo Vecchio.<br />

FALCHI FRANCESCO. Bolognese 1 . Esperto<br />

Commediante, che fi gurò notabilmente<br />

ne’ Teatri di Venezia 2 , e che egualmente nelle<br />

Commedie all’improvviso 3 , come nelle premeditate<br />

si fece conoscere d’acuto ingegno,<br />

e per un vero esemplare de’Comici virtuosi 4 .<br />

Il Dottor Carlo Goldoni ebbe in molta stima,<br />

ed affi dò al di lui esperimentato valore<br />

moltissimi suoi parti; e gli fece specialmente<br />

sostenere nella Commedia intitolata: I Due<br />

Mercatanti il carattere del Figliuolo Giacinto,<br />

che fu da lui rappresentato con tanta<br />

verità, che lo stesso Poeta volle lodarlo nella<br />

stampata prefazione quando nel tomo V<br />

delle sue Commedie la diede alla luce 5 . Dal<br />

Teatro detto di Sant’Angelo, in cui aveva travagliato<br />

cinque anni, passò il Falchi insieme<br />

colla moglie l’anno 1753. nel Teatro a San<br />

Luca 6 , ed ivi insieme con Francesco Majani<br />

recitò a vicenda da primo Innamorato del<br />

nuovo genere delle Commedie scritte in versi

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