Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ma vo’ sperar, dal vostro cor gentile,<br />
che sian le rozze mie rime accettate<br />
da voi con lieto viso, e che un simile<br />
accoglimento al loro Autor doniate,<br />
se mai per sua gran sorte un qualche giorno<br />
di Flora alla Città farà ritorno.<br />
81. Ma dell’Amico, che mi stava appresso<br />
d’uopo è ch’io parli ancor quantunque roco.<br />
Egli dal freddo intirizzito, e oppresso<br />
disse voler gire a scaldarsi al foco.<br />
Negargli io non potei tale permesso,<br />
ed insieme partimmo da quel loco.<br />
Per via gli domandai dove più spesso<br />
gisse la sera a divertirsi un poco.<br />
Ei rispose, sia il Ciel lucido, od atro<br />
la notte io fo’ all’amore, o vo’ al Teatro.<br />
82. Amico, in cortesia (soggiunsi allora)<br />
ditemi in quai Teatri vi spassate,<br />
e quali cose ottennero fi nora<br />
il comun plauso, e al popol fur più grate.<br />
V’è noto già, che solo per mia malora<br />
sul teatro mi von le stelle ingrate;<br />
e ad esso non poss’io rubare un’ora<br />
per gire ad ammirar l’opre pregiate<br />
che gli altri fanno. Essere a me conviene<br />
non Spettator, Spettacol delle Scene.<br />
83. V’appagherò, rispose, e qui si strinse<br />
sulle spalle il mantel per star più caldo,<br />
e sì parlò. Curiosità mi spinse<br />
(ma pria col fi ato questa man riscaldo)<br />
di veder l’Opra musical, che vinse<br />
coll’armonia il mio spirto, e vi stei saldo.<br />
Il Muzio46 è buon soprano; e lo distinse<br />
dell’udienza il favore. Esperto, e baldo<br />
mostrossi il Franchi ne’ suoi balli47 ; accetta<br />
fu la Curtz48 , che sì bene i cori alletta.<br />
49<br />
84. Al Cocomero v’è una Commediante<br />
che può piacer, e chiamanla la Zocchi.<br />
Ivi è la Foggi ancor donna prestante<br />
per far da serva; e in lei piaccionmi gli occhi.<br />
Il Corsini è assai bravo improvvisante,<br />
né sono i versi suoi stentati e sciocchi.<br />
Giovanni Rossi in vero è un uomo amante<br />
della fatica, e onor de’ lieti socchi.<br />
Il Frilli poi dell’arte è un vero specchio,<br />
ma a far l’innamorato è un poco vecchio.<br />
Francesco Bartoli – 109<br />
50<br />
85. Al picciol Teatrin detto di Piazza<br />
vi sono alcuni Attori molto attenti.<br />
La Fineschi, ch’è assai bella Ragazza,<br />
dà di sua abilità chiari argomenti.<br />
Il suo Marito è pur di buona razza,<br />
e può passar fra’ Comici valenti.<br />
Pe’ caratteri poi ogn’altro ammazza<br />
il valoroso Gaspare Valenti.<br />
Il Mancini val molto, e val millanta<br />
la Fanciulla, che insiem recita e canta.<br />
51<br />
86. De’ Comici di via Santa Maria<br />
più di me voi ne siete già informato,<br />
né avete d’uopo che di lor vi dia<br />
veruna informazione. Al Mondo è nato<br />
il Truff aldin per sparger allegria<br />
nel core anco più tetro, ed angustiato.<br />
Il Brighella mi piace, e in fede mia<br />
che un pari ad esso qui non è mai stato.<br />
Son bravi l’Andolfati, e l’Ugolini,<br />
la Fiorilli, e non men la Marchesini.<br />
87. D’altri recinti poi non mi vo’ dire<br />
ne’ quali si fan Commedie. Ivi una crazia52 si paga a testa; ed è facile capire<br />
ch’ella sia tutta roba senza grazia.<br />
Ma il freddo in me si fa viè più sentire,<br />
lasciatemi andar via (vel chiedo in grazia);<br />
ad abbruciar un fascio men vogl’ire.<br />
Già avrò la vostra brama resa sazia.<br />
L’Amico se n’andò per iscaldarsi,<br />
e qui la Musa mia vuole acchetarsi.<br />
Note<br />
1. Nella seconda edizione delle Vite (Firenze, Giunti,<br />
1568, terza parte), a sigillo dei ritratti degli«accademici<br />
del disegno, pittori, scultori e architetti» contemporanei,<br />
Vasari ospita la propria autobiografi a.<br />
2. Cfr. [G. Zanotti], Storia dell’Accademia Clementina<br />
di Bologna aggregata all’Instituto delle Scienze e<br />
dell’Arti, Bologna, Lelio dalla Volpe, 1739, vol. II,<br />
pp. 143–156. Scriveva con franchezza Zanotti: «Io<br />
debbo ora scrivere di me medesimo, ché così la storia<br />
richiede. So che pochi quelli saranno, che curino de’<br />
miei casi, e di ciò, che abbia fatto, e per questo appunto<br />
debbo curarne io, acciocché almeno si sappia,<br />
ch’io vissi, e non aff atto scioperatamente, e questo<br />
desiderio di rimanere nella memoria degli uomini il<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano