Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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260 – Giovanna Sparacello<br />
sollecitamente nel felice tragitto dell’eterna<br />
Beatitudine.<br />
Note<br />
1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, II, pp. 986–987; Enc.<br />
Spett., V, col. 901; Comici dell’arte. Corrispondenze, a<br />
c. di C. Burattelli, D. Landolfi , A. Zinanni, Firenze,<br />
Le Lettere, 1993, vol. I, p. 92.<br />
2. Fu Flavia, mentre Domenico Ottonelli la cita<br />
come Isabella nel volume IV de Della Christiana moderatione<br />
del Th eatro (Firenze, Bonardi, 1652), cfr.<br />
Rasi, II, p. 985. Fino al 1605–1606 aveva diviso con<br />
Flaminia (Orsola Posmoni, moglie del Cecchini) il<br />
ruolo di Prima Donna della compagnia; con l’arrivo<br />
di Florinda (Virginia Andreini) viene progressivamente<br />
relegata a ruoli di Seconda Donna (Comici<br />
dell’arte. Corrispondenze, cit., Martinelli, lettere 21,<br />
24 e 25). Sulla base di alcuni documenti epistolari<br />
Rasi mette in rilievo il carattere diffi cile di Flavia e<br />
la sua rivalità con Virginia Andreini. Scrivendo al<br />
cardinal Gonzaga Tristano Martinelli suggeriva di<br />
usare le maniere forti con l’attrice, a cui «piace più il<br />
brusco che il dolce»; in una lettera di Drusiano Martinelli<br />
si cita una «Malgarita comica» che avrebbe<br />
assoldato «Gasparo Imperiale, pavese» per sfregiare<br />
Angelica.<br />
3. Ella non fi gura più come membro della compagnia<br />
dal 1614, probabilmente l’anno in cui si ritirò<br />
dalle scene per dedicarsi completamente ai fi gli e alle<br />
pratiche devozionali. Altre attestazioni della religiosità<br />
della Garavini in Comici dell’arte. Corrispondenze,<br />
cit., Cecchini, lettere 16 e 17, Martinelli, lettera 24.<br />
4. G. B. Andreini, La Ferza. Ragionamento secondo<br />
contra l’accuse date alla commedia, Parigi, per Nicolao<br />
Callemont, 1625. Il testo è edito in Attore. Alle origini<br />
di un mestiere, a c. di L. Falavolti, Roma, Edizioni<br />
Lavoro, 1988 (cit. a p. 84) e in Marotti–Romei,<br />
pp. 489–534, dove il passo citato è alle pp. 507–508.<br />
5. Così nella citata Ferza a p. 507.<br />
6. Secondo Ottonelli l’attrice morì due anni prima<br />
del marito e anche Rasi riteneva che la Garavini non<br />
fosse sopravvissuta al marito.<br />
7. V. anche Comici dell’arte. Corrispondenze, cit.,<br />
Martinelli, lettera 21.<br />
Giovanna Sparacello<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
GARELLI GIOVANNI BATTISTA Veneziano<br />
1 . Celebre, e stimatissimo Pantalone fu<br />
Giovanni Battista Garelli, che per la coppia<br />
delle parole concettose, ed eleganti venne<br />
a gran ragione denominato: il Pantalone<br />
Eloquente. Ne’ dialoghi famigliari cogl’innamorati,<br />
e colle Donne sentivasi raziocinando<br />
persuaderli a non seguire gli stimoli<br />
dell’Amore, quando non acconsentiva che<br />
un suo fi glio, o una sua fi glia in matrimonio<br />
s’accoppiasse con un oggetto a lui medesimo<br />
dispiacente. Ma per lo contrario se inclinava<br />
al pronto successo di tali nozze, faceva vedere<br />
co’ più bei colori le dolcezze di Cupido, e<br />
le felicità del Matrimonio. Quando rappresentava<br />
un vecchio innamorato, mostravasi<br />
tutto grazioso verso l’amata donna, e con<br />
persuasive eleganti facevale comprendere,<br />
che le nozze co’ vecchj sono le più felici per<br />
una giovane Sposa. Ne’ rimproveri, nelle invettive<br />
era risentito, e sentenzioso; e giocando<br />
la Maschera del Traccagnino mostravasi<br />
lepido, e negli scherzi facetissimo, e vivace.<br />
Recitò per molti anni nel Teatro a San Luca 2<br />
onorato d’applausi, favorito dalla Nobiltà, e<br />
ben veduto da tutto il popolo. Giunto alla<br />
vecchiaja, nè potendo più resistere alle fatiche<br />
del Teatro, pensò d’alienarsi dalla Professione,<br />
e di sostituire in vece sua il Comico<br />
Francesco Rubini, e fecelo in questo modo.<br />
Uscì egli in Teatro vestito da Campagna,<br />
avendo al fi anco il Rubini smascherato, e<br />
coll’abito cittadinesco da Pantalone. Disse<br />
all’Uditorio, che la sua vecchiezza non permettevagli<br />
di farli una più lunga servitù, che<br />
avrialo servito con pari attenzione quel suo<br />
Collega, e che lo raccomandava all’amore<br />
de’ suoi aff ezionatissimi Veneziani. Quindi<br />
togliendosi la Maschera ne coprì la faccia<br />
al Rubini, e riverendo il popolo sull’istante<br />
partì. Qualche circostanza di questo fatto<br />
ci riserbiamo a narrarla sotto l’articolo del<br />
mentovato Rubini. Intanto solo soggiungeremo,<br />
che il Garelli sopravvisse al suo distacco<br />
dalla Professione altri sei anni dimorando<br />
sempre in Venezia, e passò agli eterni riposi