31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

168 – Giovanna Sparacello<br />

della compagnia Medebach. Nella Lettera dedicatoria<br />

a Scipione Maff ei premessa al Molière (1753), Goldoni<br />

dà indicazioni sulla propria maniera di concepire<br />

la commedia in versi, dichiarando la volontà di non<br />

cadere nel gonfi o e nel reboante. La produzione in<br />

martelliani appartiene al periodo 1754 –1759: nella<br />

stagione comica 1754–55 Goldoni scrisse il Terenzio,<br />

Torquato Tasso, I viaggiatori (stampato col titolo<br />

Il cavalier Giocondo) e Le massere. Nel 1756 –57 la<br />

produzione si limitò a sole quattro commedie, tutte<br />

in versi: Ircana in Ispaam, L’amante di sé medesimo, Il<br />

medico olandese, La donna sola. Nel 1757–58 le commedie<br />

in martelliani sono sei: La vedova spiritosa, Il<br />

padre per amore, La bella selvaggia, Le morbinose, Lo<br />

spirito di contradizione e Il ricco insidiato. Il ritorno<br />

alla prosa è del 1759–60 con Gl’innamorati; fa eccezione<br />

l’Impresario di Smirne, in martellani. Nel 1763,<br />

pubblicando Il padre per amore, Goldoni ritorna sui<br />

motivi per cui usò il martelliano in alcune commedie,<br />

fornendo una dichiarazione di poetica: «ella è di quel<br />

genere che chiamano i Francesi du haut comique, cioè<br />

un comico elevato e nobile, e tutte le mie commedie<br />

di cotal genere scritte in versi le lascierò come sono,<br />

trasportando in prosa le popolari, le quali riescono<br />

meglio nello stile familiare e comune». Cfr. Gentile,<br />

cit., pp. 71–77: p. 74.<br />

4. La lettera scritta da Goldoni a Francesco Vendramin<br />

il 21 agosto 1759 da Bologna, in cui si aff ronta<br />

la questione della distribuzione dei ruoli nella tragicommedia<br />

Gli Amori d’Alessandro Magno, ci dà qualche<br />

utile indicazione a proposito dei ruoli che Goldoni<br />

riteneva più adatti per la Catroli: «Io ho dato<br />

alla Catroli la parte più ridicola, e credo che non le<br />

farà gran servizio a cambiargliela in una parte più seria.<br />

La parte della Maiani è di una giovinetta alquanto<br />

innocente; la Catroli non pare fatta per questo», cit.<br />

Goldoni, XIV, pp. 224–225. L’attrice fu Servetta<br />

nella Villeggiatura, Lisetta ne La sposa sagace, Valentina<br />

ne La donna di governo (a proposito di questo<br />

ruolo Goldoni avrebbe poi commentato nei Mémoires<br />

«La Soubrette qui étoit un assez bon personnage,<br />

crut se voir jouée elle–même dans son rôle; elle avoit<br />

quelques raisons peut–être pour le croire: sa mauvaise<br />

humeur la rendoit maussade, ridicule; et soit par<br />

la faute du fond ou par celle de l’execution, la Piece<br />

tomba à la premiere représentation, et elle fut retirée<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

sur–le–champ», cit. Goldoni, I, p. 395) e Brigida<br />

nella Trilogia della villeggiatura.<br />

5. Vi si trovava ancora il 17 gennaio del 1664, quando<br />

Goldoni scriveva da Parigi all’amico e rappresentante<br />

a Venezia Sciugliaga a proposito della trilogia<br />

di Zelinda e Lindoro: «Gli attori principali delle medesime<br />

devono essere sicuramente una serva, ed un<br />

servitore e, cambiato il loro carattere, le commedie<br />

non varrebbero niente. […] Io stimo la sig.a Catrolli,<br />

ma questa parte non è adatta alla sua abilità. Camilla<br />

è una Serva particolare che per tre commedie sostiene<br />

una passione la più viva e la più nobile del mondo;<br />

nobile non per condizione, ma per sentimento che<br />

piange e che ha fatto piangere, ed ha incantato il pubblico<br />

con le sue lacrime e con i suoi sdegni. Io aveva<br />

pensato di adattar questa parte alla sig.a Bresciani, ma<br />

ella forse non avrebbe voluto discendere al carattere<br />

di Serva; o la sig.a Catrolli non lo avrebbe permesso o<br />

la sig. a Giustina [Cavalieri] si sarebbe opposta», cit.<br />

Goldoni, XIV, p. 310.<br />

6. Intorno al 1771–72.<br />

Giovanna Sparacello<br />

CAVALIERI BARTOLOMMEO. Fu Marito<br />

della Giustina Cavalieri, di cui si farà<br />

menzione qui appresso. Recitò da Innamorato<br />

per qualche tempo, ma poi diessi alla<br />

fatica di suggerire. Scrisse varie Commedie,<br />

e fra le altre il Genio benefi co Commedia<br />

con trasformazioni, e l’Avarizia combattuta<br />

dal punto d’onore. Morì in Milano nell’anno<br />

1775.<br />

CAVALIERI GIUSTINA nata Fazzi 1 . Adottata<br />

fanciulla da Giuseppe Campioni per<br />

sua fi glia 2 , allevolla con tanta cura, che più<br />

certamente far nol poteva il suo vero Padre.<br />

Ben istrutta, non solo nelle morali virtù, ma<br />

ancora nelle lettere umane, riuscì col tempo,<br />

e coll’esercizio una Comica di sommo merito.<br />

L’ebbero in pregio i suoi stessi compagni<br />

nel Teatro a San Luca, e nelle Commedie<br />

del Dottor Goldoni esercitossi con molta

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!