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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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mi, 1634), poi emendata nel 1636, edizione di riferimento<br />

del Bartoli: «[… ] e per tirare assai bene a gli<br />

uccelli in aria, e correr con qualche grazia e velocità a’<br />

cervi, et averne ucciso alcuno».<br />

4. Nel 1644 Zecca faceva parte della compagnia del<br />

duca di Mantova mentre nell’aprile del 1646 aveva<br />

recitato come primo Zanni nella compagnia del cardinal<br />

Farnese a Parma in attesa del ritorno di Buff etto<br />

da Parigi e anche come sostituto di Pantalone. Nel<br />

settembre 1653 era nuovamente a Parma per conto<br />

del duca di Mantova. Cfr. Comici dell’arte. Corrispondenze,<br />

cit., I, p. 165. Schindler, cit., parla dell’attività<br />

di Zecca a Innsbruck, Salisburgo e Linz nel 1658<br />

in relazione al saluto dell’appena incoronato Leopoldo<br />

I; egli menziona una lettera scritta dal comico a<br />

Salisburgo al duca di Parma e custodita negli archivi<br />

della città italiana. Archivio Herla contiene altre notizie<br />

sull’attività di capocomico di Zecca. Il 21 ottobre<br />

1641 Giacomo Bortolani (Luzio) scriveva da Firenze<br />

rifi utando la proposta di far parte della compagnia<br />

di Zecca, perché già impegnato. Il 22 ottobre 1644<br />

Zecca raccontava ad un anonimo della corte di Mantova<br />

del successo della propria compagnia a Firenze<br />

e del dono di un anello con diamanti che la granduchessa<br />

di Toscana avea fatto a Ippolita (Angela Nelli).<br />

Da una lettera di Francesco Pepoli alla duchessa<br />

di Mantova (28 novembre 1644) apprendiamo dei<br />

confl itti nel seno della compagnia, per cui Ippolita,<br />

maltrattata dai compagni, si raccomandava alla duchessa<br />

si Mantova. Egli era ancora attivo all’inizio del<br />

1661, come si evince da una lettera del 12 gennaio<br />

al duca di Mantova in cui dà informazioni sugli spostamenti<br />

della compagnia. Rasi, cit., oltre a riportare<br />

qualche testimonianza epistolare dell’attività di<br />

Zecca, propone un documento dell’aprile del 1670<br />

ponendolo come ultima testimonianza sull’attore: in<br />

esso Ranuccino Farnese lasciava alla corte di Mantova<br />

Capitano Fiala e famiglia affi nché si associassero<br />

allo Zecca.<br />

Giovanna Sparacello<br />

ZECCHI ORAZIO Bolognese. Recitò ne’<br />

Teatri accademici della sua Patria, e riusciva<br />

con lode nelle parti gravi non meno, che<br />

Francesco Bartoli – 473<br />

nelle spiritose, e di foco. Unito a Giuseppe<br />

Pianizza, di cui fu sempre fi do amico, e compagno,<br />

uscì dalla Patria con una Truppa di<br />

Giovani, passando nella Marca Anconitana a<br />

recitar Commedie, e facendosi egli conduttore<br />

di essa. Aveva il Zecchi un’ottima cognizione<br />

del Teatro, e sapeva instruire que’<br />

giovani nell’arte del recitare, insegnando ad<br />

alcuni di essi il modo d’imitar bene la grazia<br />

femminile, e di comparire in Scena spiritosi,<br />

e de’ vezzi del gentil sesso esattissimi imitatori.<br />

Ebbe il Zecchi dell’abilità universalmente<br />

per ogni carattere, o Comico, o Tragico, nè<br />

cosa intraprendeva sul Teatro a sostenere, che<br />

non vi riuscisse assai bene. Nella Maschera<br />

del Dottore si mostrò molto esperto, ed<br />

aveva naturalmente una facondia elegante,<br />

essendo altresì graziosissimo, e faceto. Passò<br />

egli a Napoli coll’amico Pianizza, e in uno di<br />

que’ Teatri si fece conoscere per buono Attore,<br />

e si guadagnò degli applausi. Avvenne<br />

che portandosi un giorno ad una lauta mensa<br />

in casa di nobile personaggio, che n’avealo<br />

insieme con altri Comici invitato, disordinò<br />

contro il suo costume, e correndo poscia<br />

frettolosamente alla propria casa, onde prepararsi<br />

per la recita di quella sera, riscaldossi<br />

a segno, che fu preso da violente febre, e in<br />

pochi giorni morì in età quinquagenaria correndo<br />

l’anno 1774.<br />

ZOCCHI ANNA Fiorentina 1 . Comica applaudita<br />

nella sua Patria, la quale recitò alcuni<br />

anni nel Teatro del Cocomero unitamente<br />

alla Compagnia di Giovanni Roffi 2 . Si distinse<br />

bravamente sostenendo con nobiltà le<br />

parti Tragiche, e recitando del pari con molta<br />

grazia nelle Comiche rappresentazioni 3 . Una<br />

tenera espressione, un gestire bene adatto,<br />

ed una intera, e puntuale esattezza nel suo<br />

dovere la resero gradita, e le meritarono il<br />

nome di rinomata Attrice. Oggi si è alienata<br />

dal Teatro, e vive felicemente in Firenze in<br />

età ancor fresca, e non sprovvista di meriti,<br />

e di virtù.<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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