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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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174 – Giovanna Sparacello<br />

sulla scorta delle ultime lettere pubblicate, avvenuto<br />

invece nel 1609, di ritorno dalla seconda), della quale<br />

così Cecchini stesso riferisce al marchese nella lettera<br />

dedicatoria delle Lettere facete: «Un’altra cagione (pur<br />

di momento) mi ha persuaso a raccomandarli questo<br />

puoco Volume, et è stato lo raccordarmi, ch’io stesso<br />

fui caramente raccomandato alla protezione dell’Illustrissima<br />

sua casa nel tempo, che riscaldandomi gli ardori<br />

della gioventù, mi rendevano tal’hora bisognoso<br />

di un salvo ricovero per fuggir non so s’io debba dir lo<br />

sdegno, o pur il costume della Giustizia, la quale con<br />

il mezo dell’autorità, et bontà della felice memoria<br />

dell’Illustrissimo Sig. Marchese suo genitore, mutò<br />

per me più volte il nome, & addimandossi Misericordia,<br />

ricercando così anche l’honorate cagioni da me<br />

intraprese».<br />

11. Per alcuni di questi illustri corrispondenti di<br />

Cecchini, v. Rasi, II, pp. 636–637.<br />

12. Ancora una volta Bartoli qui cita testualmente<br />

dai Brevi discorsi: cfr. l’ed. Venezia, Pinelli, 1621,<br />

p. 15.<br />

13. P. M. Cecchini, L’Amico tradito, comedia di<br />

Pier Maria Cecchini Nobile Ferrarese tra’ <strong>comici</strong> detto<br />

Frittellino Dedicata all’illus. et Ecc.mo sig. Duca Sannesio,<br />

In Venetia per Giuseppe Bona, 1633; edizioni<br />

moderne in L. Falavolti (a c. di), Commedie dei <strong>comici</strong><br />

dell’Arte, Torino, UTET, 1982, pp. 677–748; P.<br />

M. Cecchini, Le commedie: un commediante e il suo<br />

mestiere, testo, introduzione e note di C. Molinari,<br />

Ferrara, Bovolenta, 1983, pp. 149–211; ora anche<br />

in La commedia dell’arte, scelta e introduzione di C.<br />

Molinari, apparati di R. Guardenti, Roma, Istituto<br />

Poligrafi co e Zecca dello Stato, 1999, pp. 523–570.<br />

La commedia fu ridotta a canovaccio: si trova nella<br />

Raccolta Correr col titolo L’amico Infi do.<br />

14. La morte avviene probabilmente invece nel 1641<br />

(v. G. Checchi, Debiti e ricchezze di un attore, «Biblioteca<br />

Teatrale», n. s., 12, 1989, pp. 85–97). Delle<br />

pubblicazioni di Cecchini, Bartoli omette, in ordine<br />

cronologico: Discorso sopra l’arte comica, con il modo<br />

di ben recitare, [c. 1600], copia ms., BTB, Autografi<br />

, I/cart. 18 (edizione moderna parziale in Rasi, II,<br />

pp. 634–638; completa in Pandolfi, IV, pp. 78–90<br />

e Marotti–Romei, pp. 67–76); il celebre Trattato sopra<br />

l’arte comica, cavato dall’opere di S. Tomaso, e da<br />

altri santi. Aggiuntovi il modo di ben recitare, Lione,<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

Roussin, 1601, la cui storia, ancora in parte da ricostruire,<br />

dimostra come questo prontuario di moralità<br />

teatrali ad uso difensivo dei <strong>comici</strong> passò di mano in<br />

mano almeno fra i <strong>comici</strong> della cosiddetta terza generazione,<br />

da Cecchini a Giovan Battista Andreini a<br />

Niccolò Barbieri (v. qui ad vocem), strumento tacito<br />

di una comune strategia; e infi ne il suo saggio forse<br />

più noto, pubblicato nella maturità: P. M. Cecchini,<br />

Frutti delle moderne comedie, et avisi a chi le recita.<br />

Di Piermaria Cecchini nobile ferrarese tra <strong>comici</strong> detto<br />

Frittellino. Dedicati al sereniss. gran duca di Toscana<br />

Ferdinando secondo, In Padova, appresso Guaresco<br />

Guareschi al pozzo dipinto, 1628; edizione moderna<br />

parziale in E. Petraccone (a c. di), La commedia<br />

dell’arte: storia, tecnica, scenari, Napoli, Ricciardi,<br />

1927, pp. 8–18; Pandolfi, IV, pp. 90–108; Marotti–Romei,<br />

pp. 77–92; e in La commedia dell’arte,<br />

scelta e introduzione di C. Molinari, apparati di R.<br />

Guardenti, Roma, Istituto Poligrafi co e Zecca dello<br />

Stato, 1999, pp. 1183–1200.<br />

Roberto Cuppone<br />

CEVOLINI FRANCESCO. Giovane Veneziano,<br />

che d’aver recitato nelle private<br />

Accademie della sua Patria, passò nella<br />

Compagnia di Giuseppe Lapy nel Teatro<br />

Sant’Angelo. Crescendo in abilità fu chiamato<br />

a Napoli, dove anche presentemente<br />

s’esercita con valore nella parte da Innamorato,<br />

facendosi distinguere fra gli altri Giovani<br />

Commedianti, recitando con grazia, e<br />

ponderato sentimento, sì nelle Commiche,<br />

che nelle Tragiche Rappresentazioni.<br />

CHECCATI LAURA Padovana. Comica<br />

spiritosa, e di bella presenza, che nelle parti<br />

brillanti, e di forza sa farsi assai bene distinguere<br />

su i Teatri. Dopo d’essere stata colla<br />

Truppa di Girolamo Medebach nel Teatro<br />

di San Cassiano, unissi all’altra di Francesco<br />

Paganini, in cui da alcuni anni fa valere il suo<br />

merito, e può fra le buone Attrici di questi<br />

tempi essere plausibilmente annoverata.

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