Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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426 – Giovanna Sparacello<br />
poema in dialetto veneziano; E. Gonzales, cit.), romanzi<br />
(A. de Gobineau, Scaramouche, suivi de Adelaide,<br />
Paris, l’Arrire boutique (impr. de G. Girard),<br />
novella risalente al 1842; A. Cross, Scaramouche,<br />
Torino, S.A.S., 1952; R. Sabatini, Scaramouche,<br />
London, Pan Books, 1961; S. Aublin, Scaramouche,<br />
Milano, La spiga languages, [2000]), versioni teatrali<br />
(L. De Berardinis, Il ritorno di Scaramouche di<br />
Jean Baptiste Poquelin e Leon de Berardin, Bologna,<br />
fuoriTh ema, [1995]; in particolare per quest’ultima<br />
biografi a teatrale di Scaramuccia, v. F. Vazzoler,<br />
Riscrivere la Commedia dell’arte. Il ritorno di Scaramouche<br />
di Leo De Berardinis, www.drammaturgia.it,<br />
08/01/2007). Non è dunque neppure singolare che<br />
l’opera stessa di Costantini sia preceduta di quasi<br />
mezzo secolo da un volumetto burlesco: Les terreurs<br />
de Mazarin, et le secours chimerique & imaginaire qui<br />
luy vient d’Italie, conduit par le redoutable capitaine<br />
& general Scaramouche, A Paris, chez la veuve Iean<br />
Remy, rue sainct Iacques, a l’Image S. Remy, pres le<br />
College du Plessis, 1649. Infi ne, per la vasta documentazione<br />
iconografi ca sul suo conto, soprattutto<br />
di area francese–fra gli altri di Xavery, Callot, Gillot,<br />
Picart, Coypel, Haber, Bonnart; ma anche il celebre<br />
ritratto di Asinio Asinione di Monte Asinaio [Henri<br />
de Gissey, 1621–1673], Al Gran Scaramuzza Memeo<br />
Squaquera de civitate Partenopensi, fi glio de Tammero<br />
e Catammero Cocumero Cetruio, e de Madama Papera<br />
Trentova–si rimanda a R. Guardenti, cit.<br />
4. V. qui ad vocem; dapprima comico dilettante, è<br />
attivo come Innamorato della compagnia di Luigi<br />
Perelli, costituita dal 1778, tra il 1782 e il 1786; è<br />
probabile dunque che conosca Bartoli, già attivo nella<br />
stessa compagnia dal 1778, nello stesso anno in cui si<br />
pubblicano le <strong>Notizie</strong> <strong>istoriche</strong> (v. Giardi, pp. 231–<br />
237). In seguito, nel 1789, Goldoni è scritturato<br />
dalla compagnia di Pietro Andolfati, dove conosce e<br />
sposa la fi glia del capocomico, Gaetana (ivi, p. 96);<br />
nel 1790 costituisce compagnia a sé, con la quale sul<br />
fi nire del secolo prende in gestione il Teatro San Luca<br />
di Venezia; la compagnia è ancora attiva nel 1800<br />
(ivi, pp. 164–168, dove si trova la formazione completa<br />
e le principali tournée negli anni 1792–1800);<br />
muore ad Alessandria il 28 luglio 1816 (cfr. anche<br />
B. Brunelli, voce Goldoni Antonio, in Enc. Spett., V,<br />
col. 1425).<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
5. Nel 1943 il regista Gian Maria Cominetti pubblica<br />
la riduzione di due quaderni da lui stesso ritrovati<br />
alla Comédie-Française ancora nel 1925, rispettivamente<br />
con il taglio delle sequenze e le parti “scannate”,<br />
di una commedia senza titolo da lui attribuita<br />
a Tiberio Fiorilli: Quando amor comanda, ovverosia,<br />
L’amante intraprendente: canovaccio in cinque atti della<br />
Commedia dell’Arte nella realizzazione di Tiberio Fiorelli<br />
detto Scaramuccia, ridotto per le scene moderne da<br />
Gian Maria Cominetti, «Comoedia», a. 24 [ma 25],<br />
n. 8 (15 agosto 1943), p. 269–279; dopo una versione<br />
per la RAI nel 1960 diretta da Vittorio Cottafavi<br />
(con Arnoldo Foà, Achille Millo, Elio Pandolfi ), l’Accademia<br />
Nazionale d’Arte Drammatica commissiona<br />
ad Andrea Camilleri una seconda rielaborazione del<br />
manoscritto (Per gioco e per amore, 1996).<br />
Roberto Cuppone<br />
SCHERLI CAROLINA. Fu questa Moglie<br />
di Leopoldo Maria Scherli, ma visse quasi<br />
sempre da lui disgiunta, ed oggi in istato vedovile<br />
passa i giorni suoi alienata dalla Professione<br />
nella Città di Bologna. Trasse dalla<br />
natura de’ considerabili pregi d’avvenenza,<br />
e brillò un tempo sulle Scene recitando nel<br />
carattere di Donna seria, ed eseguendo varie<br />
Commedie di sua particolar fatica, mostrando<br />
in ciò molto spirito, grazia, ed intelligenza,<br />
e rendendosi oggetto di piacere negli anni<br />
suoi giovanili. Allevò una fi gliuola nell’arte<br />
del Ballo, e con essa si trasferì a Palermo,<br />
perchè in uno di que’ Teatri facesse mostra<br />
della sua abilità, danzando nell’Opera Musicale.<br />
Le fu tolta questa fi glia da Personaggio<br />
di qualità, e la Carolina dovè a gran ventura<br />
attribuire di poter partir sola, e ritornare a<br />
riveder Bologna. Turbata pel seguito avvenimento<br />
fu vicina questa Comica a smarrire il<br />
senno dando diversi segni di una vera pazzia.<br />
Chiaro indizio di ciò fu il vederla coronata<br />
d’alloro con altra ghirlanda in mano passeggiare<br />
le strade di Bologna, uscire di Città, e<br />
portarsi sul colle di San Michele in bosco<br />
reiterando poetici strambotti, e facendo altre