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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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296 – Giovanna Sparacello<br />

alla prova, in Carlo Gozzi entre dramaturgie de l’auteur<br />

et dramaturgie de l’acteur: un carrefour artistique européen,<br />

atti del Convegno di studi, Università Paris–<br />

Sorbonne, 23–25 novembre 2006, a c. di A. Fabiano,<br />

«Problemi di critica goldoniana», numero speciale,<br />

XIII, 2007, pp. 141–153). Da riferimenti interni al<br />

testo possiamo supporre che la giovane, almeno fi no<br />

alla presunta data dell’opera (1763–1764), non avesse<br />

mai recitato in qualità di Prima Attrice: ella, infatti,<br />

si dimostra molto emozionata e trepidante per la<br />

rappresentazione. Inoltre, il personaggio di Adriana<br />

(Adriana Sacchi) si complimenta con la fi glia perché<br />

è riuscita ad ottenere la parte delle Prima Donna, riferendosi<br />

proprio all’Orfana riconosciuta, e più avanti,<br />

infatti, Rosa ammette di essere soddisfatta di avere fi -<br />

nalmente una parte importante («Chiara: Se ti savessi,<br />

Rosa, che gusto che ho che ti facci quella parte stassera,<br />

sento proprio che vegno tanto fata. / Rosa: Sento<br />

la to ose, ma no vedo el to cuor. Basta, stassera intanto<br />

farò l’orfana. È tanto tempo che desidero una bona<br />

parte, l’è pur vegnuda», Biblioteca Nazionale Marciana<br />

di Venezia, Fondo Gozzi, 9.4, Le convulsioni o sia Il<br />

contratempo. Introduzione a due farse, c. 6r).<br />

Giulietta Bazoli<br />

LOMBARDI STEFANO da Nizza di Provenza.<br />

È Comico fornito di qualche merito,<br />

che recitò da Innamorato nella Compagnia<br />

di Nicodemo Manni; e che poi passò a Napoli<br />

insieme coll’Anna sua Moglie, che s’impiega<br />

nel carattere della Serva con buona<br />

riuscita. Oggi trovansi tutti due in Palermo<br />

facendosi conoscere per soggetti non inutili<br />

alla Comica loro Professione.<br />

LOMBARDO GIOVANNI DONATO 1<br />

nativo di Bitonto, Città del Regno di Napoli.<br />

Fu questi certamente un Comico molto studioso,<br />

il quale fi oriva intorno al 1570. Scrisse<br />

una Commedia in prosa intitolata: Il Fortunato<br />

Amante, e la diede alla luce in Messina<br />

colle stampe di Fausto Buff alini l’anno 1589.<br />

in forma di ottavo 2 . Accostumavano allora le<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

Comiche Compagnie di recitare previamente<br />

alla Rappresentazione un Prologo espresso<br />

da un sol Personaggio, che poteva essere allusivo<br />

a qualsivoglia cosa fosse in piacere di<br />

colui, che recitarlo dovea. Giovanni Donato<br />

Lombardo, per servigio delle Truppe, che pel<br />

Regno scorrevano a rappresentar le Commedie,<br />

compose un intero libro di questi Prologhi<br />

quasi tutti in prosa, ma preceduti da<br />

un Verso aggiustato alla maniera, o tolto dal<br />

Petrarca, o da altri, o pure inventato da lui<br />

medesimo. Ne scrisse fi no al numero di sessantatre,<br />

e li pubblicò colle stampe pure in<br />

Messina nella stessa forma d’ottavo, come<br />

fece la di lui Commedia. Furono questi prologhi<br />

molto graditi, e recitati in Teatro, e letti<br />

soltanto; onde si videro ristampati due volte<br />

in Venezia, così per Pietro Dusinelli, l’anno<br />

1612. e per Iseppo Imberti, nel 1628 3 . Sono<br />

essi assai dilettevoli, avendo inserite molte<br />

antiche curiosità appartenenti alla Favola, ed<br />

all’Istoria, e narrando i nomi di molti celebri<br />

uomini, che di distinsero per fama ne’ fatti<br />

di guerra, ed in altri maneggi politici, e civili.<br />

Il Lombardo fu anche Poeta, e scrisse in versi<br />

sciolti due di essi prologhi, e noi vogliamo<br />

riportar quì per saggio del di lui stile il LVIII.<br />

che tratta della Primavera, e che servirà a dare<br />

un’idea al Lettore facendo altresì nascere in<br />

lui qualche stima per questo Comico, che fu<br />

a’ tempi suoi, e rinomato, e famoso.<br />

Lieta, e ridente agli Mortai mi scuopro.<br />

Quand’il Pianeta, che comparte l’ore<br />

{pag. 304}<br />

Note<br />

1. È uno dei <strong>comici</strong> Uniti che fi rmano al supplica del<br />

3 aprile 1584 inviata da Ferrara la Principe di Mantova<br />

affi nché fosse loro accordata la possibilità di recitare<br />

nella suddetta città. BIBLIOGRAFIA: Quadrio, V,<br />

pp. 92, 157; Rasi, III, pp. 44–46; Leonelli, II, p. 28.<br />

2. G. D. Lombardo, Il fortunato amante, saggio introduttivo<br />

di G. Attolini, testo e note a c. di V. Minervini,<br />

Bari, Laterza, 1979.

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