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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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468 – Giovanna Sparacello<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, p. 736; Leonelli, II,<br />

p. 476; Enc. Spett., IX, col. 2095; Giardi, p. 122. Figlia<br />

di Atanasio Zannoni e di Adriana Sacchi.<br />

2. Durante l’autunno 1768 e il carnevale 1769<br />

compare nel corpo di ballo del Teatro San Benedetto,<br />

insieme a Antonio Menecucci, marito di Angela<br />

Menecucci (Cfr. F. Passadore–F. Rossi, Il teatro san<br />

Benedetto di Venezia. Cronologia degli spettacoli 1755–<br />

1810, Venezia, Fondazione Levi, 2003, pp. 45–49).<br />

3. È probabile che l’attrice, da bambina, avesse interpretato<br />

Pompea nella fi aba gozziana L’augellino belverde<br />

(C. Gozzi, L’augellino belverde in Fiabe teatrali, a c.<br />

di P. Bosisio, Roma, Bulzoni, 1984, p. 488).<br />

4. Sulla sua interpretazione è rimasta la testimonianza<br />

di Goethe (W. Goethe, Viaggio in Italia, Milano,<br />

Mondadori, 1993, pp. 103–104: «della compagnia<br />

Sacchi, per la quale lavorò il Gozzi e che ora [1786]<br />

si è sciolta, ho veduto la Smeraldina, una personcina<br />

pienotta, vibrante di vivacità, destrezza e buonumore.<br />

Con lei pure Brighella [Atanasio Zanoni], un attore<br />

asciutto e prestante, ottimo soprattutto per la mimica<br />

facciale e manuale. Queste maschere che per noi non<br />

sono più mummie, prive come sono di vita e di signifi<br />

cato, qui fanno mirabilia, da autentiche creature<br />

del paese»).<br />

5. In realtà si sposò nel 1795 con l’attore Agapito<br />

Angiolini con cui nel 1815 entrò a far parte della<br />

compagnia Blanes e poi della compagnia Raftopulo,<br />

nella quale recitò con successo al Teatro Carcano di<br />

Milano nelle due opere Il giudice di se medesimo e Sofi<br />

a Vander–Noot. Fece parte inoltre della compagnia<br />

Broccoletto per le stagioni 1796–97 e 1797–98.<br />

Giulietta Bazoli<br />

ZANOTTI GIOVANNI ANDREA, Comico<br />

Bolognese d’origine, e di nascita 1 . Diedesi<br />

ad esercitare l’arte del Commediante, e vi riuscì<br />

a meraviglia, sostenendo la parte d’Innamorato<br />

sotto il nome d’Ottavio. Ebbe l’onore<br />

d’essere ammesso negli anni suoi giovanili<br />

all’attuale servizio del Serenissimo Francesco<br />

I Duca di Modena 2 . Fu poi chiamato in<br />

Francia a’ servigi di quel Monarca 3 , e contras-<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

se amicizia col famoso Pietro Cornelio. Ivi<br />

dimorando invaghissi di Maria Margherita<br />

Enguerani 4 Cittadina di Parigi, ma nata in<br />

Abville, da cui n’ebbe, fra gli altri, un fi glio,<br />

che nacque li 4. Ottobre del 1674. ed imposegli<br />

il nome di Giovanni Pietro. Cresciuto,<br />

fecelo educare cittadinescamente, e passati i<br />

primi rudimenti nelle prime scuole, lo pose in<br />

un Collegio di Preti, perchè gl’insegnassero le<br />

belle Lettere, e vi stette tre anni. L’anno 1684.<br />

passò Giovanni Andrea con tutta la famiglia<br />

in Italia 5 , e co’ frutti de’ beni accumulati in<br />

Francia, e su i monti, e sulle gabelle di Parigi,<br />

visse agiatamente in Bologna sua Patria. Pose<br />

il fi glio Giovanni Pietro sotto gl’insegnamenti<br />

di Lorenzo Pasinelli famoso Pittore, perchè<br />

l’arte sua egli imparasse; e sotto la disciplina<br />

d’un Prete facevalo continuare i suoi studj nel<br />

cammino della Lettere 6 . Il nostro Giovanni<br />

Andrea benchè alienato dall’arte 7 , non perdé<br />

per essa tutto l’amore. Avendo tradotta in<br />

prosa Italiana la Tragedia di Pietro Cornelio<br />

intitolata: L’Eraclio Imperatore d’Oriente 8 , affi<br />

dolla ad un congresso di personaggi qualifi -<br />

cati, i quali per loro diporto Carnevalesco ne<br />

reiterarono egregiamente la recita alla presenza<br />

di virtuosi soggetti. A persuasione de’ suoi<br />

Padroni, ed amici s’indusse a pubblicarla, e ciò<br />

fece l’anno 1691. colle Stampe di Pier Maria<br />

Monti impressor Bolognese. Dedicolla il Zanotti<br />

all’Altezza Serenissima del Signor Principe<br />

Cesare d’Este, come aff ezionato servitore<br />

di quell’Illustre Famiglia 9 . L’anno medesimo<br />

pubblicò il Cid, opera anch’essa di Pier Cornelio,<br />

che aveva già tradotta in Parigi, quando<br />

era trattenuto Comico al soldo di quel<br />

Monarca. Cangiolle però il titolo, e la diede<br />

fuori sotto il quello di Onore contro Amore 10 .<br />

Fu stampata in Bologna per Gioseff o Longhi,<br />

e dedicolla il Zanotti all’Altezza Serenissima<br />

di Ferdinando Carlo II. Duca di Mantova, di<br />

cui si vanta attual servitore. Ebbe il contento<br />

di vedere i molti suoi fi gli tutti incamminati<br />

per la strada delle scienze fi losofi che, e d’altre<br />

virtuose dottrine; ma specialmente Giovanni<br />

Pietro far molto profi tto nella pittura, e nelle

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