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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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8 – Giovanna Sparacello<br />

Fra le fonti settecentesche un ruolo fondamentale è naturalmente assegnato all’Histoire<br />

di Riccoboni (che viene citata come fonte in diverse occasioni 12 ) e di cui si parla ampiamente<br />

nella voce biografi ca dedicata al suo autore.<br />

Di Riccoboni, infatti, conosce direttamente le opere, che cita con dovizia di particolari<br />

bibliografi ci e riporta il secondo capitolo dell’Arte rappresentativa (in terzine), dove più forti<br />

sono le dichiarazioni riformatrici.<br />

Se Bartoli non fa menzione di quel sentimento del teatro come costrizione, se non<br />

addirittura il rifi uto, che caratterizzò la fase più tarda ed estrema del Riccoboni (quel «sopportare<br />

a stento il teatro» e quel «non cessare mai di sperare che mi si offrisse l’opportunità<br />

di abbandonarlo» 13 ) che poco si addice alle fi nalità delle <strong>Notizie</strong>, l’Histoire du théâtre italien non<br />

solo può essere considerata la fonte di tante informazioni 14 , ma – pur con molto minore<br />

moralismo (e d’altra parte nella vita di Bartoli non sono assenti quei tratti di libertinage, che<br />

Riccoboni rimproverava agli attori) – ne infl uenza anche il metodo (partire dalla realtà fattuale<br />

delle molteplici biografi e degli attori e non da aprioristiche categorie) e il giudizio critico:<br />

sia per quanto riguarda l’infl uenza negativa della cultura secentesca, sia per il giudizio positivo<br />

sul sapere tecnico degli attori; per la consapevolezza che il teatro italiano non è fatto solo<br />

di maschere e di improvvisazione; per l’importanza che viene riconosciuta alla letteratura<br />

drammatica (il vero punto centrale dell’interesse di Riccoboni); e gli suggerisce, probabilmente,<br />

l’attenzione alla tragedia, che largo spazio ha anche nell’elenco dei ruoli interpretati<br />

da Flaminia (Elena Balletti) 15 .<br />

Considerazioni a parte suggeriranno naturalmente le opere di Chiari, Goldoni e Gozzi<br />

(in cui alla lettura di quelle fi no ad allora pubblicate 16 , si sovrappone anche la conoscenza diretta),<br />

nonché l’esplicita polemica con Antonio Piazza.<br />

Se non è diffi cile – tenendo conto del fatto anche, che molti libri poteva averli conosciuti<br />

per la sua attività di libraio – ricostruire la “biblioteca” ideale dell’autore delle <strong>Notizie</strong>,<br />

nel loro insieme queste letture vengono a comprovarne la cultura (e quindi la sua autorevolezza<br />

sul piano dell’erudizione); ma bisognerà tener conto anche del posto di primo piano che<br />

in essa occupano le scritture degli attori e del ruolo che vi svolgono, come rappresentazione<br />

ed esemplifi cazione dell’esistenza di una cultura degli attori e di un loro sapere. Oltre a questo,<br />

il fi ltro della sua esperienza personale di “osservatore” dei <strong>comici</strong> contemporanei rende<br />

il libro una testimonianza unica, perché nata dall’interno del mondo degli attori e proprio per<br />

questo di particolare rilievo 17 .<br />

12 Si veda a proposito di Giovambattista Andreini, Barbieri, Biancolelli, Francesco Calderoni, Giobatta Paghetti,<br />

Romagnesi, Galeazzo Savorni, Flaminio Scala, Antonia Isola, detta Lavinia (a proposito dei famosi copioni<br />

sottoscritti da Carlo Borromeo).<br />

13 De la reformation du théâtre, pp. XVII–XVIII.<br />

14 Spicca però, perché è ricordato, invece, da Riccoboni (Histoire du théâtre italien, Torino, Bottega d’Erasmo,<br />

1968 (rist. anast. di Paris, Cailleau, 1730), p. 55, l’assenza di Ruzante (tanto più che è presente Andrea Calmo).<br />

15 A proposito della Balletti è interessante anche il rimpianto per non poter pubblicare le sue rime (forse<br />

manoscritte, ma non mai viste dal Bartoli), rimpianto in cui si può cogliere il suo desiderio di avvicinarla<br />

all’altezza di Isabella Andreini.<br />

16 Quando Bartoli scrive le <strong>Notizie</strong> <strong>istoriche</strong> non sono ancora usciti i due libri autobiografi ci dei due autori. Di<br />

Gozzi, invece, cita il Ragionamento ingenuo riportando da quello (ovviamente secondo la Colombani) la prefazione<br />

del Fajel (nella biografi a di Sacchi).<br />

17 Andrà quindi discusso – anche cercando di capirne le ragioni – il giudizio negativo sulle Vite di Mirella<br />

Schino, che parla di «tradimento verso i suoi protagonisti», a causa della «inadeguatezza di Bartoli di fronte al<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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