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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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256 – Giovanna Sparacello<br />

llaves de San Pedro. Cfr. Marotti–Romei, p. 98, e<br />

relativa bibliografi a.<br />

Giovanna Sparacello<br />

GANDINI PIETRO Veronese 1 . Nacque<br />

il Gandini con una veemente inclinazione<br />

all’arte del Teatro, poiché fi no da fanciullo<br />

scherzando con altri giovinetti suoi pari<br />

inventava, e recitava piccole Commedie.<br />

Passò poi fatto adulto a divertirsi fra gli Accademici<br />

della sua Patria, e fra pochi anni<br />

entrò in una vagante compagnia di Comici<br />

mercenarj. Si fece molto onore travagliando<br />

nella Maschera del Brighella; e fu chiamato<br />

a Venezia in una di quelle accreditate Compagnie<br />

2 . Qui ebbe campo di far sempre più<br />

conoscere il valor suo, e per darne una certa<br />

prova a’ suoi Compagni, inventò il modo di<br />

trasformarsi a vista degli spettatori in diversi<br />

curiosi Personaggi, suonando istrumenti,<br />

cantando Canzonette, e facendo altri giochi<br />

gustosi, e degni d’ammirazione 3 . La novità<br />

dell’invenzione sorprese il Popolo, che a folla<br />

concorreva al Teatro, e piacque a’ Comici<br />

stessi, diversi de’ quali l’hanno poi imitato,<br />

e proseguiscono tuttavia anch’oggi ad imitarlo.<br />

Giunse il valore di Pietro Gandini a<br />

farsi intendere di là dall’Alpi, è fu con grande<br />

istanza domandato dalla Truppa Italiana di<br />

Parigi 4 . Egli vi si portò; fu conosciuto il suo<br />

merito, vi fece fortuna, e terminò ivi di vivere<br />

nell’anno 1760 5 .<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Quadrio II, pp. 239–240;<br />

Goldoni, I, pp. 317, 326, 327, 715; Rasi, II,<br />

pp. 981–983; Leonelli, I, p. 351; M. Ortiz, Le commedie<br />

esotiche di Goldoni, in «Rivista Teatrale Italiana»,<br />

1905; De Boni, p. 78; A. Gentile, Goldoni e gli<br />

attori, Trieste, Cappelli, 1951, pp. 9, 15, 55, 58, 60,<br />

63–64; Enc. Spett., V, coll. 893–894; M. Klimowicz–<br />

W. Roszkowska, La commedia dell’arte alla corte di<br />

Augusto III di Sassonia, 1748–1756, Venezia, Istituto<br />

Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 1988, pp. 21, 96.<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

2. Si tratta della compagnia Imer al San Samuele,<br />

dove Gandini giunse nel 1734 e restò fi no al 1738.<br />

Fu poi al Teatro San Luca, dove lavorò con Carlo<br />

Goldoni.<br />

3. Nella prefazione al tredicesimo volume dell’edizione<br />

Pasquali Goldoni lo ricorda quale membro<br />

della compagnia Imer, «eccellente nelle Commedie<br />

dette de’ Personaggi», erede di Gabriele Costantini<br />

nelle trasformazioni a vista. Egli fu «il primo a far vedere<br />

sopra le Scene queste trasformazioni istantanee,<br />

che sorprendono per la velocità, e dilettano per gli<br />

adornamenti di canzonette, di balli, di facezie, di giochi<br />

e di altre cose ridicole; spettacolo dilettevole, ma<br />

lontano dalla buona Commedia». Le doti di Gandini<br />

sono confermate da Corrado Ricci che ricorda il successo<br />

ottenuto dall’attore al Formagliari di Bologna<br />

nel 1738 (C. Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII<br />

e XVIII, Bologna, Successori Monti, 1888, pp. 103–<br />

104, che riprende lo zibaldone di Antonio Barilli ms.<br />

nella Biblioteca Universitaria di Bologna). Al Teatro<br />

Vendramin egli impersonò le vecchie ridicole Curcuma<br />

ne La Sposa persiana, Donna Rosimena nel Festino,<br />

Donna Rosega nella Massere, e il personaggio di<br />

Zamaria della Bragola nelle introduzioni alle stagioni<br />

autunnali 1753 e 1754. Nei Mémoires (II, XIX)<br />

Goldoni racconta del carattere diffi cile dell’attore,<br />

lo ritrae quale difensore «obstiné» e «déraisonnable»<br />

delle prerogative della moglie, Prima Donna ormai<br />

sulla cinquantina, pertanto più mansueta del marito<br />

e lontana dal condividerne le pretese. La partenza<br />

dell’attore concluse la burrascosa vicenda della Sposa<br />

Persiana. Costretto dal Gandini a mantenere la moglie<br />

nel ruolo di Prima Donna, Goldoni creò per la<br />

Seconda Amorosa Caterina Bresciani il personaggio<br />

di Ircana, che ottenne un enorme successo di pubblico<br />

ed eclissò quello della protagonista. Il pubblico<br />

reclamava il seguito della vicenda, ma Gandini rifi utò<br />

di farvi partecipare la moglie. Sentendosi raggirato<br />

da Goldoni, l’attore partì alla volta della corte<br />

del re di Polonia a Dresda senza attendere la fi ne del<br />

contratto col San Luca (se ne parla nell’Introduzione<br />

per la prima sera dell’autunno 1755, in Goldoni, V,<br />

pp. 1103–1110; v. anche M. Pieri, Introduzione a C.<br />

Goldoni, La sposa persiana. Ircana in Jurfa. Ircana in<br />

Ispaan, Venezia, Marsilio, 1996). I Gandini debuttarono<br />

a Dresda nella compagnia Bertoldi nell’autunno

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