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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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sue nuove Commedie 3 ; scrisse pel Rubini diverse<br />

parti veneziane, e fra le altre il Signor<br />

Alberto nell’Amante di se stesso 4 , da lui egregiamente<br />

rappresentato. Stabilitasi frattanto<br />

la fama d’eccellente Comico, ben veduto, e<br />

protetto dalla Veneta Nobiltà, ripieno d’infi<br />

niti meriti, e d’inenarrabili virtù, passò a<br />

miglior vita in Genova l’anno 1754e fu degno,<br />

che il Goldoni a piè di pagina nel Terzo<br />

Tomo del suo Nuovo Teatro 5 lasciasse per lui<br />

questa breve, ma pregiatissima annotazione,<br />

dopo d’aver parlato di lui vantaggiosamente<br />

anche nel discorso a’ Lettori anteposto alla<br />

Commedia del Geloso Avaro posta nel Tomo<br />

primo 6 . Egli è Florindo, che nell’introduzione<br />

del citato Tomo Terzo 7 parlando del<br />

Rubini così ragiona: Abbiamo bastantemente<br />

compianto la perdita di un nostro amoroso<br />

Compagno pieno di merito, di grazia, di brio,<br />

e di ottimi illibati costumi 8 ; ed a queste parole<br />

l’Autore v’aggiunge l’indicata Nota così:<br />

Elogio ben dovuto alla memoria di Francesco<br />

Rubini, il quale quantunque di nascita Mantovano,<br />

e non del tutto in possesso della lingua<br />

veneziana, ha saputo tanto piacere in virtù del<br />

suo talento, e della sua buona grazia.<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Mémoires e Prefazioni dell’edizione<br />

Pasquali, in Goldoni, I, passim; Rasi, III,<br />

p. 445; A. Gentile, Goldoni e gli attori, Trieste,<br />

Cappelli, 1951, p. 67. Rasi dà qualche informazione<br />

sull’attività di Rubini precedente il 1735: nel 1733<br />

Rubini era a Milano nella compagnia di Bonafede Vitali,<br />

detto l’anonimo. La notizia è tratta probabilmente<br />

dalle Prefazioni dell’edizione Pasquali, tomo XI, in<br />

Goldoni, I, p. 692, dove si legge: «Fra i buoni Attori<br />

che la componevano [la compagnia dei commedianti<br />

al soldo dell’Anonimo Buonafede Vitali], eravi il<br />

bravo Pantalone Francesco Rubini, che fu poi il successor<br />

di Garelli nel Teatro Vendramini di San Luca».<br />

Anche nei Mémoires Goldoni ricorda l’appartenenza<br />

di Rubini alla compagnia dell’anonimo e il passaggio<br />

a Venezia di questo attore «qui soutenait à ravir les<br />

rôles de Pantalon», Mémoires, I, XXIX, in Goldoni,<br />

I, p. 133.<br />

Francesco Bartoli – 401<br />

2. La tragicommedia del veneziano Giovanni Palazzi<br />

venne pubblicata a Padova da Giovanni Battista<br />

Conzatti l’anno nel 1736. Venne dedicata dal Franceschini<br />

all’amico Giovan Battista Garelli che lasciava<br />

il teatro. Vi è pubblicato l’elenco degli attori, a<br />

cui Bartoli attinge. Fausto Bonomi sostenne la parte<br />

di Tugo Marmotta Condottiere de’ Soldati Allocchi,<br />

Felice Bonomi quella di Argentina regina delle Civette,<br />

Giuseppe Campioni interpretava la parte di<br />

Fichetto Conte dei Falchetti, e Baron de’ Sparvieri,<br />

primo Ministro della Regina, Rosa Costa le parti della<br />

Cingara Indovina, di Madama De La Sol Re Virtuosa<br />

di Camera della Regina, e d’Eurilla fi glia del<br />

maggior Sacerdote. Lodovico Nicoli recitò il Dottore<br />

Marchese de’ Merlotti; Pompilio Miti sostenne la<br />

parte d’Uranio maggior Sacerdote d’Apollo mentre<br />

la moglie Vittoria recitò come Eularia Principessa de’<br />

Faggiani, parte seria. Giovanni Verder era Florindo.<br />

Un elogio della compagnia di Argante al San Luca<br />

viene dal Goldoni nella prefazione del tomo XIII<br />

dell’edizione Pasquali (Goldoni, I, p. 716): «La<br />

compagnia del Teatro di S. Luca, della nobile famiglia<br />

de’ Vendramini, passava per la migliore. Infatti le<br />

quattro maschere erano eccellenti. Il famoso Garelli<br />

Pantalone, il bravo Campioni Fichetto, il graziosissimo<br />

Cattoli Traccagnino, l’erudita Eularia, moglie<br />

di Pompilio Miti, prima Donna, il gentile amoroso<br />

Bernardo Vulcani, e lo strepitoso Argante, uniti ad<br />

altri Personaggi di mediocre valore, rappresentavano<br />

le Commedie dell’Arte con tutta quella perfezione<br />

della quale erano capaci le Commedie di cotal<br />

genere».<br />

3. Abilissimo come Pantalone, il Rubini non era a<br />

suo agio nelle parti senza maschera. Lo testimonia<br />

un racconto dei Mémoires (II, XXIII) a proposito de<br />

Il vecchio bizzarro (1754): «Rubini avoit au moins<br />

cinquante ans; et comme je voulois l’employer dans<br />

cette Piece à visage découvert, il falloit adapter le rôle<br />

à son âge». Egli era «aussi agréable sur la scene, que<br />

charmant dans la société »; purtroppo «Rubini qui<br />

n’avoit jamais joué sans masque, se trouva si gêné, si<br />

embarassé, qu’il n’avoit plus ni grace, ni esprit, ni sens<br />

commun», cit. Goldoni, I, pp. 343–344.<br />

4. Goldoni, VI, pp. 291–366.<br />

5. C. Goldoni, Nuovo Teatro Comico, Venezia, Pitteri,<br />

tomi 10, 1757–1763.<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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