Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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svantaggioso, in età giovanile rese l’anima<br />
al Signore sul principio dell’Estate l’anno<br />
1779.<br />
ARMANI VINCENZA Comica antica celebratissima<br />
1 . Era la sua Famiglia originaria<br />
di Trento, ma venendo i suoi Genitori per<br />
semplice diporto a godere la Città di Venezia,<br />
ivi la Madre sua, ch’era gravida, e vicina<br />
al parto diella alla luce. La Natura le profuse<br />
tutti i suoi doni ornandola di somma<br />
bellezza, e di grazia allettatrice. Coll’arte ingegnossi<br />
ella medesima di accrescere i suoi<br />
rari pregi, poiché nel cucire, nel ricamare, e<br />
in altri femminili esercizj superò tutte le sue<br />
compagne, ed i suoi ricami potevansi chiamare<br />
pitture fatte coll’ago. Passò in questi<br />
onesti esercizj i teneri anni suoi puerili, e<br />
perchè ben s’avvide, che questi non erano<br />
bastanti a farla risplendere fra il suo sesso, si<br />
rivolse nel medesimo tempo ad imparare a<br />
leggere, e a scrivere, il che con la Grammatica<br />
insieme facilmente apprese; nè avendo<br />
i tre lustri dell’età sua toccati appena possedeva<br />
benissimo la lingua latina; e felicemente<br />
vi spiegava ogni concetto. Scriveva<br />
correttamente il Latino, e l’Italiano idioma,<br />
ed il carattere che usciva dalla sua penna era<br />
bellissimo. Imparò la Logica, e la Rettorica;<br />
nella Musica poi fece tale profi tto, che non<br />
solo cantava sicuramente la parte sua con<br />
i primi Cantori d’Europa, ma componeva<br />
in quella professione meravigliosamente,<br />
ponendo in canto que’ medesimi Sonetti e<br />
Madrigali, le parole di cui ella anco faceva<br />
in modo, che veniva ad essere, e Cantatrice,<br />
e Poetessa. Suonava varie sorte di Strumenti<br />
musicali, e da se stessa accompagnava il suo<br />
canto, e ciò faceva con tanta dolcezza, che<br />
rapiva chiunque aveva la sorte d’udirla. Posesi<br />
di più ad imparare la Scultura, e con sì<br />
grande desiderio vi attese, che scolpiva ogni<br />
sua effi gie in cera al naturale. Ben provveduta<br />
di meriti, e d’eloquenza diedesi a recitare<br />
Francesco Bartoli – 79<br />
Commedie sulle Scene, comparendovi la<br />
prima volta nella Città di Modena; esprimendo<br />
sì prontamente, e con tanta grazia<br />
i suoi concetti, che sorprese quell’Uditorio,<br />
la maggior parte composto di Letterati di<br />
grido. Recitava essa in tre stili diff erenti,<br />
cioè nel Comico, nel Pastorale, e nel Tragico,<br />
osservando il decoro di ciascuno tanto<br />
drittamente, che l’Accademia degli’Intronati<br />
di Siena disse più volte; che questa Donna<br />
riusciva assai meglio parlando all’improvviso,<br />
che i più consumati Autori scrivendo<br />
pensatamente 2 . Nella Commedia, sotto<br />
il nome di Lidia era giocosa, mordace, ed<br />
arguta. Nella Tragedia sosteneva la gravità<br />
dell’Eroico stile usando parole scelte, gravi<br />
concetti, e morali Sentenze. Nelle Pastorali<br />
da lei prima introdotte in Scena inseriva alcuni<br />
favolosi Intermedj, facendo or da Minerva,<br />
ed or da Venere; ed esprimeva con<br />
tale artifi zio la vita e i costumi delle semplici<br />
Pastorelle sotto il nome di Clori, che indusse<br />
ogni ingegno a concederle il primo onore<br />
fra tutti i Recitanti. Fece vedere sui teatri di<br />
Roma; (che in quel tempo le Donne vi comparivano<br />
3 ) in Fiorenza, e in altre Città della<br />
Toscana; come pure in Venezia, e per tutta<br />
la Lombardia; e in ogni luogo rimaneva il<br />
nome delle sue virtù impresso nelle menti<br />
degli uomini. Nel giungere, ch’ella faceva,<br />
in qualche Città, si sparava l’artiglieria (e<br />
ciò non è favola) per allegrezza del suo arrivo,<br />
e del suo ritorno, e i principali della<br />
terra le andavano incontro, e i dotti portavansi<br />
da lei per lo schiarimento di molti<br />
dubbj che avevano intorno a questioni fi losofi<br />
che. I Musici, i Poeti, e i Pittori cercavano<br />
con ogni sforzo, e industria di renderla<br />
coll’arti loro immortale; ed i più nobili, ed<br />
illustri Cavalieri per onor suo mostravano<br />
in giostre, in barriere ed in altri tornei il lor<br />
valore; ed ella stessa poneva il premio al vincitore,<br />
e dava a molti bellissime imprese con<br />
i suoi motti appropriati, che erano da tutti<br />
voluti più a cari di qualsivoglia ricco dono.<br />
I principali Signori d’Italia concorrevano in<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano