Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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236 – Giovanna Sparacello<br />
di Modena Orsola ne chiede la liberazione; in Rasi,<br />
II, p. 639) e che nel 1620 prende le difese del cognato,<br />
minacciando di morte i suoi oppositori (Rasi,<br />
II, p. 631); la nascita di un fi glio nel 1622, il che fa<br />
presumere che sia sensibilmente più giovane di Cecchini<br />
(che all’epoca ha 59 anni) e che giovanissima<br />
dovesse essere all’epoca del matrimonio; una relazione<br />
di lunga data con l’attore e sodale di Cecchini Carlo<br />
Fidenzi (v. C. Molinari, nota biografi ca in La commedia<br />
dell’arte, cit., pp. 525–529). Sempre Burattelli<br />
dà notizia che Orsola pubblica come Flaminia Cecchini,<br />
Prologhi di Flaminia Cecchini, Comica Accesa,<br />
recitati al Serenissimo Signor Duca di Savoia, Torino,<br />
Pizzamiglio, 1605 (alcuni brani sono pubblicati in G.<br />
Rua, Un episodio letterario alla corte di Carlo Emanuele<br />
I. I poemi sulle quattro stagioni dell’anno, Genova,<br />
Istituto Sordo–Muti, 1894, pp. 47–48); a cui si deve<br />
aggiungere un precedente Prologo recitato da Flaminia<br />
Cecchini, nel felice ritorno del serenissimo duca di Mantova.<br />
Dalla bellissima città di Napoli, In Milano, per<br />
Gratiadio Ferioli, 1603.<br />
3. Il 1609 è l’anno in cui, al rientro a Carnevale dalla<br />
tournée in Francia, a Torino Cecchini uccide l’attore<br />
Carlo De Vecchi, per cui viene arrestato insieme con<br />
la moglie e con l’attore Carlo Fidenzi, forse all’epoca<br />
già amante della moglie; il clan dei Cecchini viene liberato<br />
già in ottobre, dopo di che si ha notizia di Flaminia<br />
a Mantova (Burattelli, cit., p. 238); dunque<br />
è più probabile che la tournée a Milano cui Bartoli si<br />
riferisce sia quella dell’anno seguente, il 1610, in cui<br />
peraltro Pier Maria Cecchini vi pubblica La Flaminia<br />
schiava, per i tipi di Bordoni.<br />
4. È probabile che Bartoli alluda all’opera S. Cella,<br />
Rime, dell’eccellente dottore Scipione de’ sig. della Cella,<br />
raccolte dopo sua morte; et hora con aggiunta ristampate<br />
con altre del sig. segretario Sessa, & una difesa d’un suo<br />
sonetto, In Milano, appresso Gio. Batt. Bidelli, 1623;<br />
che appunto è una riedizione ampliata della prima<br />
raccolta, pure postuma, del 1609; anche se qui, Giovanni<br />
Bernardino Sessa, celebre editore veneziano,<br />
per alcuni anni, sul fi nire del Cinquecento, in società<br />
col fratello Giovanni Battista, e poeta in proprio, non<br />
compare come editore, e la data è piuttosto distante<br />
dalla recita in oggetto.<br />
5. Altrove troviamo conferma «esser Lei stata bionda<br />
e bellissima»; Rasi (II, pp. 640–641) riporta<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
numerose altre descrizioni, oltre che un suo sonetto<br />
dedicato alla città di Torino e importanti notizie delle<br />
parti da lei sostenute in un estratto del libretto di Gio.<br />
Battista Alzato, Raccolta di varie rime in lode della Sig.<br />
Orsola Cecchini nella Compagnia degli Accesi detta Flaminia.<br />
Al molto illustre Sig. Alessandro Brivio, Milano,<br />
Bernardino Santoni, 1608; contenente 109 poesie, fra<br />
madrigali, canzoni e sonetti «di honorati Cavalieri, e<br />
d’altri virtuosi spiriti concordi alla lode di meritevole<br />
soggetto, quale è appunto la Sig. Orsola». Sotto gli<br />
pseudonimi di Soff erente Incognito, Astratto, Riparato,<br />
Affi lato, Olimpico, Aff errante, Incerto Autore,<br />
Ziff erante, Crivellato, Acuto, Galleggiante, nelle loro<br />
composizioni gli autori ci fanno sapere che Orsola fu<br />
Delfa in tragedia; interpretò una Pazzia di Flaminia,<br />
fu Angelica in una Pazzia d’Orlando; fu Iride in un’altra<br />
commedia non identifi cata; che colpì la fantasia<br />
del pubblico con baci, archibugiate e travestimenti virili.<br />
Forse anche per questo Virginia Ramponi, moglie<br />
di Giovan Battista Andreini, di lì a poco, il 4 agosto<br />
1609, in una lettera a Vincenzo Gonzaga pervasa di<br />
rivalità nei confronti di Orsola, si premura di dare<br />
notizia che Marino ha scritto 100 ottave e 40 sonetti<br />
questa volta contro Orsola, odiata «per la sua alterigia<br />
e frenesia per l’amor di Cintio», giovane attore degli<br />
Accesi (v. Cecchini Pier Maria, in DBI, vol. 23, 1979,<br />
p. 277 (F. Taviani)). Infi ne B. Croce, Nuovi saggi sulla<br />
letteratura italiana del Seicento, Bari, G. Laterza &<br />
fi gli, 1931, p. 28, riferisce di un sonetto di Rinaldi<br />
dedicato «alla signora Flaminia comica Accesa».<br />
6. Se l’autore del seguente sonetto all’epoca aveva<br />
eff ettivamente quindici anni, si dovrebbe pensare a<br />
una rappresentazione del 1619; ma non vi è notizia<br />
in quell’anno di tournée degli Accesi che invece, di ritorno<br />
da Napoli, sono certamente a Roma, Macerata<br />
e Firenze; si tratta probabilmente delle recite estive al<br />
San Moisé del 1621.<br />
7. Girolamo o Gerolamo Graziani o Gratiani (Pergola,<br />
settembre 1604–ivi 12 settembre 1675), modenese<br />
di adozione, operò presso la corte estense con<br />
diverse cariche pubbliche, fi no a diventare Segretario<br />
di Stato (1647); fu celebre all’epoca soprattutto per<br />
due poemi epici: La Cleopatra (1632) e Il Conquisto<br />
di Granata (1650); fu autore anche della tragedia Il<br />
Cromuele (Cromwell), dichiaratamente in deroga alle<br />
regole aristoteliche.