Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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450 – Giovanna Sparacello<br />
in Francia nel XVIII secolo, in «Quaderni di teatro», 29,<br />
1985.<br />
2. Nei Mémoires (I, XX) Goldoni testimonierà del<br />
ruolo da Primo Amoroso rivestito dal Veronese malgrado<br />
l’occhio di vetro. Egli lo ricorderà come direttore<br />
di una compagnia chiamata a Feltre dal vecchio<br />
governatore della città per recitare in onore del<br />
nuovo. Della compagnia faceva parte Florindo de’<br />
Maccheroni.<br />
3. Secondo quanto riportato da Russo, Veronese fu<br />
nel fi orentino Teatro del Cocomero nel 1735 e nel<br />
1737. Cfr. M. Russo, La scena e il convento, in G. B.<br />
Fagiuoli, La commedia che non si fa, a c. di O. Giardi<br />
e M. Russo, Roma, Bulzoni, 1994, p. 17.<br />
4. Nelle Confessioni, Rousseau racconterà con accenti<br />
romanzeschi di essere andato a Venezia per obbligare<br />
Veronese a partire per Parigi; una volta ricevuti da Parigi<br />
i soldi per il viaggio, il comico si sarebbe infatti<br />
trattenuto al San Luca incurante degli impegni presi,<br />
fi no all’arrivo di Rousseau. Cfr. J.–J. Rousseau, Confessions,<br />
Paris, Cazin, 1782–1789, II, l. 7. Veronese<br />
esordì in prova alla Comédie–Italienne come Pantalone<br />
nel Double Mariage d’Arlequin il 6 maggio 1744;<br />
fu ricevuto stabilmente l’anno seguente e il 4 novembre<br />
del 1746 ricevette promessa di parte intera nella<br />
compagnia italiana. Fu autore di numerosi canovacci,<br />
molti dei quali contengono elementi della commedia<br />
di magia. Un elenco è pubblicato in Parfaict alla citata<br />
voce su Veronese. I programmi di sala di cui si è<br />
conservata la trascrizione e il manoscritto delle scene<br />
francesi di Camille et Coraline Fées sono pubblicati in<br />
C. A. Veronese, Th éâtre, édition établie et présentée<br />
par G. Sparacello, in questa collezione digitale. Dal<br />
matrimonio con Lucia Pierina Sperotti nacquero cinque<br />
fi gli: per le due fi glie attrici, Anna e Camilla, rimando<br />
alle rispettive voci in queste <strong>Notizie</strong>. Al teatro<br />
si dedicò anche il fi glio Pier Antonio Francesco, nato<br />
a Venezia il 25 marzo del 1732, il cui debutto alla<br />
Comédie–Italienne avvenne il 17 luglio 1754 con la<br />
maschera del Dottore nella stessa pièce che era servita<br />
da debutto al padre. Nonostante l’accoglienza favorevole<br />
del pubblico, interruppe le recite per riprenderle<br />
il 30 marzo 1756. Per un’infrazione al regolamento<br />
del teatro nel 1760 abbandonò la Comédie–Italienne<br />
e si venne ingaggiato in una compagnia di provincia;<br />
fu richiamato a Parigi nel 1763, con 2400 lire e<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
una mezza parte, per recitare in primo ruolo come<br />
Dottore e anche come Scapino. Nel 1767 ottenne tre<br />
quarti di parte e venne incaricato con Jean Baptiste<br />
François Dehesse della sorveglianza delle macchine e<br />
degli scenari per le rappresentazioni italiane. Si sposò<br />
due volte, la prima con Jeanne Mestre, che morì<br />
il 6 agosto del 1766, e la seconda con Jeanne Maugras<br />
o Naugras, che morì a Parigi alla fi ne di marzo<br />
del 1780. Pier Antonio Francesco Veronese morì il 6<br />
aprile 1776 a Parigi. Uno dei suoi fi gli apparve ancora<br />
bambino sulle scene della Comédie–Italienne ne La<br />
fête du village. Parfaict, VI, p. 141; VII, p. 735, riporta<br />
la notizia della presenza al Th éâtre Italien della<br />
terza fi glia di Veronese, la giovanissima Marina che,<br />
ricevuta per la danza, riscosse un grande successo.<br />
5. Secondo quanto riporta Rasi, Ermanno Von Loehner,<br />
autore di un’edizione annotata dei Mémoires di<br />
Goldoni (Venezia, Visentini, 1883), sostenne che Veronese<br />
non avesse saldato i debiti contratti a Venezia.<br />
6. Muore a Parigi, nel 1759 secondo D’Origny e<br />
Desboulmiers, il 26 gennaio 1762 secondo Campardon.<br />
Antonio Collalto aveva preso il suo posto alla<br />
Comédie–Italienne nel febbraio 1760, dopo aver debuttato<br />
nel settembre del 1759.<br />
Giovanna Sparacello<br />
VIDINI MADDALENA 1 . Comica di merito<br />
2 , la quale essendo unita alla Truppa<br />
d’Onofrio Paganini 3 l’anno 1747. in tempo<br />
di Carnovale, recitava in Padova onorata<br />
di molti applausi. Rappresentando con<br />
molta energia il Personaggio di Armellinda 4<br />
nel Rinaldo 5 Commedia riprodotta in versi<br />
dal Signor Dottor Carlo Gol doni, le venne<br />
composto in sua lode il seguen te Sonetto dal<br />
mentovato Onofrio Paganini, che tolto abbiamo<br />
dalle sue Rime manoscritte.<br />
Benchè a lui, che la Gallia, e il Mondo onora6 {pag. 268}<br />
Passò poi dopo nelle Compagnie di Venezia,<br />
dove fece valere il di lei spirito, e la sua chiarissima<br />
abilità, ed essendosi stabilita la fama