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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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iputazione, e la sua buona Sorte. Aveva allevati<br />

tre fi gli per la Professione, ma videli morir<br />

tutti chi giovane, e chi fanciullo in poco<br />

tempo. Maritò l’Anna sua fi glia di maggiore<br />

età degli altri, con Luigi Perelli, come già<br />

abbiamo al proprio luogo narrato. Fu Pietro<br />

Rossi un Comico pratico, il quale sapeva<br />

assai bene concertare i soggetti delle Commedie,<br />

e recitarvi ancora suffi cientemente.<br />

Riuscì ne’ caratteri serio–faceti, e sopra ogni<br />

altro si distinse in quello di Monsieur Friport<br />

nella Scozzese 6 , Commedia del Dottor<br />

Carlo Goldoni da lui riformata dall’Originale<br />

Francese. Di questo Comico ne fa<br />

strapazzo il Romanziere scrittor del Teatro<br />

alla pag. 104 7 . del Tomo Primo. Ma Pietro<br />

Rossi non ebbe mai aria da Spazzacammino<br />

per esser anzi di carnagione bianchissima, nè<br />

mai ebbe un’ambizione invincibile per far da<br />

Eroe, e recitare nelle Tragedie. S’egli talvolta vi<br />

recitava, facevalo per necessità in mancanza<br />

d’altro Personaggio, e non è vero che volesse<br />

ancora fare le parti da giovane, avendo per<br />

esse mantenuti sempre degl’Innamorati di<br />

fresca età ad oggetto di rappresentarle. E se<br />

il Calibro della sua testa non fu stimato dal<br />

Romanziere, sa bene però tutta l’arte Comica,<br />

che gli aff ari del Rossi furono sempre da<br />

lui assai bene regolati, traendone per esso, e<br />

pe’ compagni suoi la più vantaggiosa utilità.<br />

Ma se la libertà del Romanziere portollo<br />

a dir tutto ciò, che gli venne dettato dalla<br />

sua non ferace, ( * ) ma fallace fantasia, doveva<br />

almeno rispettar l’ombra di quell’Attrice,<br />

da lui chiamata prima Donna alla pag. 105.<br />

passata fra gli estinti un anno prima ch’egli<br />

stampasse il suo Romanzo; e se dir le voleva<br />

ingiustamente Beff ana, ed Ubriaca, avessela<br />

almeno rispettata nella fama, senza appellare<br />

la di lei bellezza non inacessibile, turbando<br />

così il suo riposo fra l’anime degli estinti 8 .<br />

( * ) Il Romanziere in un certo libro chiama la sua fantasia<br />

ferace, dandosi una lode, che altri forse non gli<br />

avrebbe sì facilmente accordata.<br />

Francesco Bartoli – 397<br />

Povera Elisabetta Fortunati! fosti sfortunata<br />

nel Mondo, e v’ha chi tenta turbare quella<br />

quiete che godi nell’altro? Di là dove ti trovi<br />

così ti sento rispondere al tuo detrattor<br />

sconsigliato:<br />

“Rispetta l’Alme omai di vita prive.<br />

Non dee guerra co’ morti aver chi vive.” 9<br />

Ommettendo tutto il resto, che dir si potrebbe<br />

a favore della Serva Teatrale moglie<br />

del Rossi, che nella seguente pag. 106. viene<br />

chiamata cogli epiteti di Vecchia, e sdentata 10 ;<br />

ci faremo piuttosto a narrare che il nostro<br />

Capo Comico dopo il Carnevale del 1778.<br />

da lui passato in Firenze, rinunziò la sua<br />

Compagnia al di lui Genero, e pensò di ritirarsi<br />

colla Moglie, e due fi glie in Cento, dove<br />

vive anch’oggi in età d’anni 63, essendo con<br />

sommo suo dispiacere rimasto vedovo, dopo<br />

d’aver aperta una doviziosa Bottega di generi<br />

Commestibili, e d’altre cose di pronto spaccio.<br />

Egli è sempre stato un Uomo d’onore,<br />

morigerato, e da bene; ed alienandosi dall’arte<br />

Comica, ha lasciato di sé stesso una viva<br />

stima della sua buona condotta, e delle azioni<br />

sue irreprensibili. Io fui nella sua Truppa<br />

prima, che entrassi in quella d’Antonio Sacco,<br />

e da questa uscendo, con il Rossi tornai 11 ,<br />

ed a lui professando molte obbligazioni, volli<br />

nell’atto d’abbandonar egli la Professione<br />

presentarli in contrasegno di gratitudine il<br />

seguente Sonetto.<br />

Rossi, sei lustri di Talia seguace<br />

{pagg. 135–136}<br />

Note<br />

1. Nato nel 1719, Pietro Rossi morì a Cento verso<br />

la fi ne del secolo XVIII. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III,<br />

pp. 417–418; G. Cosentino, Il teatro Marsigli–Rossi,<br />

Bologna, Tipografi a A. Garagnani e fi gli, 1900, p. 154;<br />

C. L. Curiel, Il teatro S. Pietro di Trieste: 1690–1801,<br />

Milano, Archetipografi a di Milano, 1937, ad indicem;<br />

B. Brunelli, I teatri di Padova dalle origini alla fi ne<br />

del secolo XIX, Padova, Libreria Angelo Draghi, 1921,<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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