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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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assai bella, la quale si faceva vedere pubblicamente<br />

nel Palazzo Beregani in Campo a Santa<br />

Maria Formosa 10 . Dimorando in quella<br />

Dominante scrissi un altro Componimento<br />

in ottava rima intitolato Gli amori d’Armindo<br />

non corrisposti dalla Pastorella Clori 11 ; e<br />

tornato a Bologna ai primi giorni d’Agosto<br />

ne diedi copia ad un amico, e smarrito l’originale<br />

più non vi pensai. Mi ricordo ora soltanto,<br />

che dopo l’invocazione incominciavo<br />

a narrare il fatto con questa ottava<br />

Era l’ora, che il Sole in grembo a Teti<br />

riede di nuovo a riposar già stanco,<br />

quando Armindo gentil, che i giorni lieti<br />

seco traeva senza molestie al fi anco,<br />

passò laddove taciturni, e quieti<br />

della Senna famosa al lido manco<br />

riconducean Pastori, e Pastorelle<br />

al rusticano ovil le bianche agnelle.<br />

Nel seguente mese di Settembre mi partj di<br />

bel nuovo da Bologna in compagnia di certo<br />

Francesco Peli che fa il Comico anch’oggi,<br />

conducendo una piccola Truppa castelleggiante<br />

12 . Giunti a Rovigo ci unimmo ad altri<br />

Comici, che colà ci attendevano, e andammo<br />

a recitare quell’Autunno in Monselice<br />

Castello del Padovano. Così incominciai ad<br />

esercitarmi nella Comica Professione, passando<br />

il Carnovale del 1767 a Montagnana,<br />

e fui molto in quei luoghi ben veduto,<br />

e compatito recitando nel carattere da Innamorato<br />

confacente più d’ogn’altra cosa al<br />

mio ingegno, e alla mia abilità appropriato<br />

( * ). Tornai la Quaresima in Patria, e con<br />

Girolamo Sarti detto Stringhetta che fa l’Arlecchino<br />

mi partj nuovamente dopo Pasqua<br />

di Resurrezione per Sassuolo illustre Terra<br />

del Modanese; ed ivi recitai più d’un Mese.<br />

Venne ad ascoltarmi il Capo Comico Pietro<br />

( * ) Non ha riguardo l’Autore a narrare questi bassi<br />

principj di se stesso, quantunque gli abbia in altri volontariamente<br />

taciuti.<br />

Francesco Bartoli – 97<br />

Rossi, che trovavasi in Modana con la sua<br />

Compagnia, e mi stabilì seco abbisognando<br />

appunto d’un Innamorato. Fui a Verona, a<br />

Livorno, e a Parma con essa decorosa Truppa<br />

per quel primo comico anno. Nell’anno<br />

appresso restando pure col medesimo Rossi,<br />

andammo nel Mese di Luglio a Milano;<br />

e qui dopo d’aver scritto un Fatto d’Amore<br />

espresso in venti sonetti; che poi diedi alle<br />

fi amme, fui preso dai lacci d’una novella<br />

Taide, che tenendomi in amorosa schiavitù<br />

qualche tempo, mi convenne abbandonare<br />

la Compagnia: ma riavuto il chiaro lume<br />

della ragione ottenebrata dal senso, infransi<br />

le mie catene, e ad altri Comici unendomi<br />

passai a Genova per quell’Autunno, e nel seguente<br />

carnevale 1769 mi trasferj a Ferrara.<br />

Il Rossi sapendo agli errori della gioventù<br />

dar facilmente perdono, accolsemi novellamente<br />

nella sua Truppa, in cui essendo allora<br />

entrata la Teodora Ricci, ebbi occasione di<br />

prestarle la mia assistenza intorno alle cose<br />

dell’Arte, e nascendo in noi a vicenda una<br />

geniale inclinazione ci unimmo in matrimonio<br />

nella Città di Genova il dì 5 novembre<br />

del suddetto anno 1769 13 . L’anno appresso<br />

colla medesima unione del Rossi mi trasferj<br />

a Torino, ed ivi la Moglie mia diedemi un<br />

fi glio, a cui volli imporre i nomi di Giacinto<br />

Alessio Felice. Nel seguente 1772 passai<br />

colla Compagnia d’Antonio Sacco, quanto<br />

per mia Moglie favorevole altrettanto per me<br />

dannosa; poiché essendo<br />

“O malvisto, o mal noto, o malgradito” 14 ,<br />

fu la mia abilità trascurata, ebbi a soff rire de’<br />

travagliosi disgusti, e perdendo la quiete persi<br />

nel tempo istesso pur troppo gran parte<br />

della Salute ancora. Pensai frattanto, onde<br />

trovar qualche calma alle mie inquietudini,<br />

di sollevarmi lo spirito scrivendo alcuna Teatrale<br />

Rappresentazione. Nello spazio d’undici<br />

Mesi, cinque ne scrissi, e furono esse il<br />

Mago Salernitano Commedia d’argomento<br />

magico, che vedrà la luce fra poco; Fiorlinda<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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