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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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Beltrame Uomo di sommo raziocinio, pensò<br />

di far fronte a questi Scrittori producendo<br />

nuove ragioni a favore del suo Mestiere, e<br />

ciò fece ampliando il suo famigliar Discorso,<br />

fornendolo di buona erudizione, armandolo<br />

di forte criterio; e dividendolo per Capitoli,<br />

sotto il titolo di Supplica, accortamente<br />

lo fece uscire sulla Scena del Mondo in Venezia<br />

colle stampe di Marco Ginammi 13 . Il<br />

Libro fu gradito dall’universale, e videsi con<br />

vantaggio dello stampatore due volte impresso<br />

in quell’anno medesimo. Dopo qualche<br />

tempo capitò a Siena Beltrame, e colà<br />

da varj letterati fu avvertito, che nell’Opera<br />

sua eranvi non pochi errori di lingua, e certe<br />

mal spiegate ragioni. Egli si diede con attenzione<br />

a rivederla interamente, e a ricorreggerla,<br />

e ciò fatto con molto studio la ristampò<br />

un’altra volta in Venezia pel Ginammi<br />

istesso nell’anno 1634. Finalmente poi di<br />

nuovo riveduto, e con altre cose abbellito<br />

consegnollo in Bologna a Bartolomeo Cavalieri<br />

favorevole parziale de’ Comici, che colle<br />

stampe di Giacomo Monti fecelo di nuovo<br />

uscire in luce l’anno 1636 14 . Beltrame intanto<br />

accostavasi ad una franca vecchiezza,<br />

e siccome visse una vita onorata, così cristianamente<br />

terminò i suoi giorni poco dopo il<br />

1640. Il Padre Giovanni Domenico Ottonelli<br />

da Fanano, Sacerdote della Compagnia<br />

di Gesù, nell’Opera sua copiosa intitolata:<br />

Della Cristiana Moderazione del Teatro 15 ,<br />

molto parla di Beltrame, e va confutando<br />

da buon Teologo alcune sue opinioni; ma in<br />

tempo, che Beltrame non era più tra i vivi<br />

per poter rispondere alle opposizioni del di<br />

lui Sacro Censore. Morto era Niccolò Barbieri,<br />

quando nel 1644. il Padre Ottonelli<br />

aveva scritto il primo Libro dell’Opera sua, e<br />

lo provano queste parole alla pag. 18. Io pregherei<br />

Beltrame, se vivesse, a rimovere quanto<br />

prima dal suo pulito ed ingegnoso discorso<br />

questa censura ec. Se dunque Beltrame più<br />

non viveva, e se non era possibile, ch’egli facesse<br />

la difesa delle sue ragioni; parimenti<br />

ancora era impossibile, ch’egli scrivesse, e<br />

Francesco Bartoli – 89<br />

stampasse altre quattro Rappresentazioni ad<br />

esso attribuite nel Catalogo d’Opere Sceniche<br />

intitolato: Drammaturgia; cioè la Clotilda,<br />

l’Orestilla, e il Principe Elverindo di Persia<br />

tutte tre stampate in Perugia nel 1649.<br />

e la quarta impressa in Roma nel 1651. col<br />

titolo di Luce imporporata 16 . Sono ben esse<br />

di un Niccolò Barbieri, ma non del Comico<br />

Beltrame come nella seconda impressione di<br />

detta Drammaturgia ha voluto aggiungervi<br />

a capriccio il nuovo Editore di essa, facendo<br />

il saccente senza vedere realmente i Libretti<br />

stampati, i quali non hanno un tal nome aggiunto,<br />

che trovasi solamente nell’Inavvertito,<br />

opera unica Teatrale di questo Comico;<br />

di cui fa menzione anche con vera stima il<br />

mentovato Padre Ottonelli per tutta l’Opera<br />

sua in infi niti luoghi di essa; e di cui ne parla<br />

Luigi Riccoboni nella sua Histoire du Th eatre<br />

Italien 17 . Egli non fu, Poeta, per produr qui<br />

qualche saggio del suo stile; e serviranno per<br />

sue lodi gli stessi suoi scritti, che lo caratterizzano<br />

per un Uomo d’acuto ingegno, e de’<br />

tempi suoi uno de’ più famosi, e rinomati<br />

Commedianti.<br />

Note<br />

1. Nicolò (scempio, secondo l’originale grafi a secentesca)<br />

Barbieri dà già un primo sunto biografi co su<br />

di sé ne La supplica (v. qui oltre); nasce a Vercelli nel<br />

1576, che lascia ventenne per unirsi a un «mont’in<br />

banco soprannominato Monferino» in qualità di spalla.<br />

Dopo un rapido apprendistato, lo ritroviamo già<br />

nel 1600 a Parigi fra i Gelosi di Francesco Andreini<br />

e Flaminio Scala; allo scioglimento della compagnia,<br />

nel 1604, resta nella nuova formazione dei Fedeli,<br />

condotta da Giovan Battista Andreini. Si sa di sue<br />

tournée a Milano (1606), Torino (1609), Bologna<br />

(1611), ancora Milano (1612) e ancora Parigi, presso<br />

Maria de’ Medici, fi no al 1618, quando al defi nitivo<br />

ritorno dei Fedeli, Barbieri confl uisce nei Confi denti,<br />

sotto la protezione di Giovanni de’ Medici, con cui<br />

è segnalato in Italia fi no a un suo nuovo ritorno a<br />

Parigi nel 1924. È di nuovo in Italia certamente nel<br />

1629 e nel 1630 per le rappresentazioni della sua<br />

commedia L’Inavertito, rispettivamente a Torino e a<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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