Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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servizio di Madama Serenissima Principessa<br />
di Piemonte. Portossi, scortato dalle di lei<br />
raccomandazioni, a Parigi 4 , ed ivi pubblicò<br />
colle Stampe una raccolta di Prologhi, da lui<br />
in varj tempi, e diverse occasioni composti, e<br />
furono impressi col titolo di Fatiche Comiche<br />
per Niccolò Callemont l’anno 1623 5 . Una<br />
parte fu dedicata all’Eccellentissimo Enrico<br />
di Savoja Duca di Namurs in data delli 12.<br />
di Marzo, ed altra parte venne da lui off erta<br />
all’Eccellentissimo Don Cesare Duca di Vandome<br />
in data delli 25. Aprile. Sono questi<br />
Prologhi scritti tutti in prosa, e d’una foggia<br />
assai diversa da quelli, che usano i Comici<br />
d’oggi giorno. Recitavansi allora in principio<br />
della Commedia, ma la maggior parte non<br />
avevano colla Commedia stessa veruna attinenza.<br />
Il primo di essi è in lode delle male<br />
lingue, il secondo in lode della verità, il terzo<br />
in biasimo delle ricchezze, il quarto in lode<br />
della discordia; e così seguitando, trovansi<br />
essere la maggior parte tanti paradossi, allora<br />
sulla Scena usati, e dal popolo con molto<br />
piacere sentiti. In tali Comiche Fatiche, oltre<br />
i Prologhi v’è qualche altro Accademico<br />
discorso, e specialmente in lode della Città<br />
di Torino. Quando il Bruni stampò queste<br />
Opere, contava quarantadue anni dell’età<br />
sua. Altro non diede alla luce, nè altro si sa<br />
di lui. È da credersi adunque, che colmo di<br />
meriti, e dalla Sorte (fattosi per lui benigna)<br />
discretamente sovvenuto; terminasse dappoi<br />
la di lui vita in Parigi.<br />
Note<br />
1. Nacque nel 1580 a Bologna, come si evince<br />
dall’oroscopo custodito alla Biblioteca Nazionale<br />
Centrale di Firenze. BIBLIOGRAFIA: Quadrio, V,<br />
p. 239; Rasi, I, pp. 518–525; G. Casati, Dizionario<br />
degli scrittori d’Italia, Milano, Ghirlanda, 1925–1934;<br />
Enc. Spett., II, coll. 1204–1205; Marotti–Romei,<br />
pp. 339–343; Comici dell’arte. Corrispondenze, a c.<br />
di C. Burattelli, D. Landolfi , A. Zinanni, Firenze,<br />
Le Lettere, 1993, vol. I, pp. 460–461; La commedia<br />
dell’arte, scelta e introduzione di C. Molinari. Apparati<br />
di R. Gaudenti, Roma, Istituto Poligrafi co e<br />
Francesco Bartoli – 145<br />
Zecca dello Stato, 1999, pp. 937–939; Archivio Herla,<br />
Domenico Bruni. Fonte di Bartoli per questa voce<br />
è lo stesso Bruni, che traccia la propria autobiografi a<br />
nell’introduzione alle Fatiche comiche.<br />
2. Monetina coniata ai tempi di Cosimo I.<br />
3. Cfr. Quadrio, V, p. 239.<br />
4. Fu probabilmente in Francia per la tournée dei<br />
Gelosi del 1603–1604. Dopo aver recitano nella<br />
compagnia degli Accesi (Comici dell’arte. Corrispondenze,<br />
cit., p. 460) e dei Confi denti, tornò in Francia<br />
nel 1623, alla morte di Giovanni de’ Medici. Cfr. A.<br />
Baschet, Les comédiens italiens à la cour de France sous<br />
Charles IX, Henri III, Henri IV et Louis XIII, Paris,<br />
Plon, 1882, pp. 126–149.<br />
5. Fatiche comiche di Domenico Bruni detto Fulvio.<br />
Parte prima, Parigi, per N. Callemont, 1623. Presso<br />
lo stesso editore e nello stesso anno pubblicò inoltre<br />
i Prologhi e il Giudicio di Paride tradotto di francese in<br />
italiano. Bruni aveva già pubblicato a Torino nel 1621<br />
tre Prologhi, dedicandoli a Emanuele Filiberto di Savoia.<br />
La parte più cospiqua dei prologhi, non compresa<br />
nelle edizioni del 1623, è custodita in forma<br />
manoscritta alla Biblioteca Braidense di Milano. Una<br />
scelta di prologhi è edita in Pandolfi, IV, pp. 55–64,<br />
in Marotti–Romei, pp. 344–430 e in La commedia<br />
dell’arte, cit., pp. 1027–1088. Quest’ultima antologia<br />
propone inoltre un estratto dal manoscritto dei Dialoghi<br />
scenici tra Fulvio e le sue compagne, composti «ad<br />
instanza» di Flaminia, Delia, Valeria, Lavinia e Celia<br />
e custoditi nella biblioteca romana del Burcardo. Altri<br />
dialoghi del Bruni sono in Pandolfi, II, pp. 37–47,<br />
poi riediti, con nuova trascrizione, in La commedia<br />
dell’arte, cit., pp. 941–948.<br />
Giovanna Sparacello<br />
BUFFETTO. Comico, che recitava in Firenze<br />
l’anno 1646 1 . nella faceta parte di Zanni.<br />
In tal tempo maritandosi con una Comica<br />
sua Compagna, chiamata Colombina 2 ,<br />
questo suo sposalizio fece tanto strepito per<br />
la Città, che videsi pubblicata colle stampe<br />
d’Amadoro Massi una Canzonetta ridicolosa<br />
d’incerto Autore col titolo: Cicalamento,<br />
ovvero Trattato di Matrimonio tra Buff etto, e<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano