31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

suora nel monastero di Chaumont–en–Vexin, e Gabriele,<br />

a sua volta attore (v. qui ad vocem); Costantini<br />

deve essere dunque già ben conosciuto quando nel<br />

1681 (Campardon) o 1682 (Rasi) viene chiamato a<br />

Parigi dal Th éâtre Italien, per sostenere l’Arlecchino<br />

addirittura in alternanza con il celebre Dominique<br />

Biancolelli e dove invece quasi subito crea il tipo di<br />

Mezetin; della moglie Annetta si sa ancora che accompagna<br />

Angelo a Parigi, che vi ha scarso successo,<br />

e che quindi si ritira in Germania, forse proprio in<br />

occasione dello scandalo della chiusura del Th éâtre<br />

Italien. Quanto ad Angelo, dopo lo scioglimento<br />

della compagnia, continua a fare Mezzettino in una<br />

compagnia italiana a Brunswick; quindi si trasferisce<br />

a Dresda, dove Federico Augusto I il Forte lo incarica<br />

di formare una compagnia per un repertorio di<br />

commedie e di opéras <strong>italiani</strong>; nel 1698 torna a Parigi<br />

a reclutare attori per una sterminata formazione, che<br />

gli guadagna addirittura, l’anno dopo, un titolo nobiliare.<br />

Con esso contrasta in modo leggendario la sua<br />

successiva prigionia per ben vent’anni nella fortezza<br />

di Königstein, causata da alcune avances alla favorita<br />

del re. All’uscita, ormai avanti negli anni, l’attore gira<br />

l’Europa (è di nuovo a Verona) prima di essere scritturato<br />

nel 1729, ormai settancinquenne, per mille scudi<br />

e poche recite alla nuova Comédie-Italienne, come<br />

breve fenomeno di revival. BIBLIOGRAFIA: Rasi,<br />

II, ad vocem; Gueullette; Campardon, p. 141; Costantini,<br />

Angelo, in DBI, vol. 30, 1984, pp. 279–283<br />

(G. Romei); Enc. Spett., III, coll. 1563–1569 (voce<br />

Costantini, a c. di C. Morinello); R. Guardenti, Gli<br />

<strong>italiani</strong> a Parigi. La Comédie Italienne (1660–1697).<br />

Storia, pratica scenica, iconografi a, Roma, Bulzoni,<br />

1990, vol. I, passim.<br />

2. L’adozione del nuovo tipo di Mezetin (“mezza<br />

misura”; in precedenza già sostenuto ad esempio in<br />

Italia da Ottavio Onorati dei Confi denti e soggetto<br />

burlesco di un libretto attribuito a Giulio Strozzi, Il<br />

Mezzettino di Valbuslecca, canzone d’Incerto, In Venetia,<br />

al Monte Parnaso [Girolamo Piuti], 1627) si<br />

deve appunto alla necessità, da parte di Costantini,<br />

di diversifi care il proprio Secondo Zanni da quello<br />

di Biancolelli; Mezetin è innanzitutto senza maschera<br />

(come lo Scaramouche di Tiberio Fiorilli, che non a<br />

caso Costantini romanzerà) e agisce unendo i tratti del<br />

servo astuto e dell’avventuriero; indossa un costume<br />

Francesco Bartoli – 195<br />

con giubbetto, calzoni corti, mantelletta e grande<br />

berretto fl oscio, il tutto a righe verticali, bianche e<br />

rosse o bianche e verdi _ come si tramanda in una<br />

vasta iconografi a subito ingenerata dagli sviluppi dati<br />

al tipo da Costantini: oltre che in pittura, nei disegni<br />

e nei dipinti di Gillot e di Watteau, o nelle incisioni<br />

di Bonnart, fi nanche nelle prime classifi cazioni storiche<br />

delle maschere, incise da Joullain nell’Histoire di<br />

Luigi Riccoboni (Histoire du Th éâtre Italien depuis la<br />

décadence de la comédie latine, avec un catalogue des<br />

tragédies et comédies imprimées depuis l’an 1500 jusqu’à<br />

l’an 1600 et une dissertation sur la tragédie moderne,<br />

Paris, Delormel, 1728; rist. anastatica: Bologna, Forni,<br />

1969) e riprese poi da Sand. Costantini arriverà<br />

a sostenere che in genere «occorre che la compagnia<br />

sia composta di due Innamorati; di tre donne: due<br />

per le parti serie e un’altra per la parte comica; di uno<br />

Scaramuccia, napoletano; di un Pantalone, veneziano;<br />

di un Dottore, bolognese; di un Mezzettino e di<br />

un Arlecchino, tutti e due lombardi» (A. Costantini,<br />

La vita di Scaramuccia, nota introduttiva di G.<br />

Davico Bonino, traduzione di M. Bonfantini, Torino,<br />

Einaudi, 1973, p. 66); e questa inscrizione di Mezzettino<br />

nella genealogia degli Zanni è infi ne sancita<br />

dalla celebre fi lastrocca di Giorgio Maria Raparini,<br />

L’Arlichino (1718).<br />

Costantini esordisce in Mezetin l’11 ottobre 1683<br />

nell’Arlequin Prothée di Nolant de Fatouville, a fi anco<br />

di Biancolelli; lo abbandona per un anno circa, fra<br />

il 1688 e il 1689, quando, alla morte di Biancolelli,<br />

viene uffi cialmente investito da Caterina Biancolelli<br />

dell’eredità della maschera di Arlecchino (ma mantiene<br />

il nome di Mezzettino) – così come è rappresentato<br />

in un celebre acquerello di Lichery, passato poi agli<br />

almanacchi; quindi, all’arrivo di Gherardi (v. qui ad<br />

vocem), nell’ottobre del 1689, riprende i panni della<br />

propria creazione senza maschera (per l’elenco degli<br />

spettacoli cui partecipa Costantini al Th éâtre Italien,<br />

d’après il Recueil di Gherardi, v. la voce Costantini,<br />

Angelo, in DBI, cit. Resta un po’ di struggimento<br />

e la curiosità di come si sia evoluto il tipo quando<br />

Costantini lo riprende, più di trent’anni dopo, alla<br />

nuova Comédie-Italienne: il 5 febbraio 1729 è per<br />

lui, settantacinquenne, un nuovo debutto quel suo<br />

antico successo della Foire de Saint-Germain di Regnard<br />

e Dufresny, per il quale Francesco Riccoboni,<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!