Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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206 – Giovanna Sparacello<br />
Della sua compagnia faceva parte anche Luigi Riccoboni,<br />
nel ruolo di Innamorato (cfr. C. Alberti, La<br />
scena veneziana nell’età di Goldoni, Roma, Bulzoni,<br />
1990, p. 45). Nel 1714 recitava al Teatro Rangoni di<br />
Modena al servizio del duca di Parma; al suo fi anco<br />
c’era Silvio. BIBLIOGRAFIA: B. Croce, I teatri di<br />
Napoli, a c. di G. Galasso, Milano, Adelphi, 1992,<br />
p. 167 (1° ed. Napoli, Luigi Pierro, 1891); Rasi, II,<br />
pp. 759–762; Leonelli, I, pp. 301–302 (Diana);<br />
p. 261 (Corona Sabolini Costantini Teresa); Enc.<br />
Spett., III, coll. 1568–1569 (Teresa Costantini).<br />
2. Si veda alla voce Della Diana Silvio in queste<br />
<strong>Notizie</strong>.<br />
Giovanna Sparacello<br />
Della DIANA SILVIO di casato Ferrari.<br />
Primo Innamorato di sommo merito, che<br />
venne della Diana chiamato 1 , per essere stato<br />
sempre al fi anco di questa Comica, e per<br />
aver seco godute quelle fortune, che prodigamente<br />
la Sorte volle impartirle. Nell’arte del<br />
Teatro non eravi chi superasse Silvio. Gran<br />
parlatore, bravo direttore de’ Scenici aff ari,<br />
arguto, elegante, ed accorto ne’ lazzi, che<br />
formano il Comico gioco, seppe acquistarsi<br />
un chiaro nome, e non ordinaria fama nel<br />
suo mestiere. Fu ben veduto anch’esso da varie<br />
persone di qualità, in grazia dell’amicizia,<br />
che regnava fra d’esso, e la Diana, che gli fu<br />
sempre utile Compagna, e liberale amica. Silvio<br />
procurava di provedere il Teatro di nuove<br />
cose, quindi è, che applicò sovente l’ingegno<br />
nell’invenzione d’alcune Commedie a soggetto,<br />
delle quali anch’oggi sulla Scena se ne<br />
suol far uso. Vantaggioso a’ suoi compagni, e<br />
a se stesso d’onore, travagliò continuamente<br />
con indefessa attenzione; e giunto ad un’età<br />
troppo avanzata, lasciò le umane spoglie,<br />
morendo in Romagna nel 1747.<br />
Note<br />
1. Scarsissime le notizie su questo attore, che identifi<br />
chiamo con Girolamo Ferrara, presente nella compagnia<br />
del Teatro San Bartolomeo a Napoli nel 1710<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
insieme a Teresa Costantini, Diana. Nel 1714 i due<br />
recitavano al Teatro Rangoni di Modena al servizio<br />
del Duca di Parma. Forse da identifi care con il Nostro<br />
è il comico Geronimo Ferrari, attore dalla biografi<br />
a misteriosa, noto per l’attività svolta durante la<br />
tournée russa del 1735–1738 con la compagnia reclutata<br />
da Pietro Mira per la zarina Anna Ioannovna. La<br />
morte di Teresa Costantini nel 1730 indusse forse Silvio<br />
alla partenza. BIBLIOGRAFIA: Rasi, II, p. 762;<br />
B. Croce, I teatri di Napoli, Milano, Adelphi, 1992,<br />
p. 167 (1° ed. Napoli, Luigi Pierro, 1891); Leonelli,<br />
I, pp. 301–302 (Diana); p. 261 (Corona Sabolini<br />
Costantini Teresa); Enc. Spett., III, coll. 1568–1569<br />
(Teresa Costantini); M. Ferrazzi, Commedie e <strong>comici</strong><br />
dell’arte <strong>italiani</strong> alla corte russa (1731–1738), Roma,<br />
Bulzoni, 2000, pp. 51–54, 293–294.<br />
Giovanna Sparacello<br />
DIOLAITI GAETANO Bolognese. Fu un<br />
bravissimo Dottore, il quale molto aff aticossi<br />
per dare al suo carattere scenico delle<br />
nuove grazie; e cogli assiomi latini, e con un<br />
sentenzioso studiato si rese utile alle Comiche<br />
Compagnie; e procurò a se medesimo, e<br />
fortuna, ed applauso. Fioriva circa il 1740.<br />
DONATI MARIA nubile fi gliuola del Teatrale<br />
apparatore denominato Patano. Fece<br />
prima vedersi a fi gurar ne’ balli delle Opere<br />
Musicali, e specialmente in Venezia nel nobilissimo<br />
Teatro di San Benedetto. Oggi però<br />
si è veduta comparire sulle Comiche Scene<br />
con inaspettata, e prodigiosa comparsa, effetto<br />
d’alcune utili instruzioni avute da Giuseppe<br />
Majani. Recita in qualità di seconda<br />
Donna con la nota Compagnia di Giuseppe<br />
Lapy, ed è assai ben vista dal Pubblico per il<br />
suo bel modo d’esprimere le parti appassionate,<br />
e per la grazia con cui ella rappresenta<br />
altri caratteri, e sostenuti, e piacevoli ancora.<br />
Ella ha sortita dalla natura una bella, e grata<br />
voce; pronunzia rettamente, e con chiarezza<br />
la toscana favella; ed il suo personale ha della