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Harry Potter e i Cimeli della Morte
La bacchetta di Goyle volò via dalla sua mano e sparì
dentro un bastione di oggetti accanto a lui; Goyle balzò
stupidamente in quel punto, nel tentativo di recuperarla;
Malfoy saltò fuori dalla portata del secondo Schiantesimo
di Hermione, e Ron, comparso all’improvviso alla fine del
corridoio, lanciò a Tiger un Incantesimo delle Pastoie
Total-Body, che lo mancò per un pelo.
Tiger si girò e gridò di nuovo, “Avada Kedavra!” Ron
scomparve con un balzo per evitare il getto di luce verde.
Malfoy privo della sua bacchetta si rannicchiò dietro un
armadio a tre gambe quando Hermione si scagliò contro di
loro, colpendo Goyle con uno Schiantesimo mentre
arrivava.
“E’ qui da qualche parte!” le gridò Harry, indicando la
pila di cianfrusaglie nella quale la vecchia tiara era caduta.
“Cercala mentre io vado ad aiutare R…”
“HARRY!” urlò la ragazza.
Un rumore di tuono che si gonfiava dietro di lui lo
avvertì con un attimo di anticipo. Si girò e vide Ron e
Tiger che correvano appaiati più forte che potevano lungo
il corridoio, verso di loro.
“Ti piace il caldo, lurida feccia?” ruggì Tiger mentre
correva.
Ma sembrò che non avesse il controllo di quello che
aveva creato. Delle fiamme di dimensioni abnormi li
stavano inseguendo, lambendo i fianchi dei bastioni di
cianfrusaglie, che si sgretolavano andando in fumo al loro
tocco.
“Aguamenti!” urlò Harry, ma il getto d’acqua che si
innalzò dalla punta della sua bacchetta evaporò nell’aria.
“CORRETE!”