Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
sentire leggermente imbarazzato. Si chiese se, visto che
poteva sentire col tatto, poteva anche vedere. Nell’aprirli,
fu certo di avere ancora gli occhi.
Era circondato da una nebbia luminosa, anche se era
diversa da qualunque altra nebbia nella sua esperienza.
L’ambiente che lo circondava non era nascosto da nuvole
di vapore, piuttosto erano le nuvole di vapore che non
avevano ancora preso una qualsiasi forma di ambiente. Il
pavimento su cui stava sembrava bianco, né caldo né
freddo, ma era semplicemente lì, un qualcosa di piatto,
vuoto su cui stare. Si sedette. Il corpo pareva illeso. Si
toccò la faccia. Non aveva più gli occhiali.
Poi un rumore lo raggiunse attraverso il nulla senza
forma che lo circondava: piccoli colpi leggeri di qualcosa
che si dibatteva, che muoveva le braccia e si agitava. Era
un rumore pietoso, ma anche leggermente indecente.
Aveva la spiacevole sensazione di origliare un non so che
di furtivo, vergognoso.
Per la prima volta, desiderò essere vestito.
Nello stesso istante in cui il desiderio si formò nella
sua mente, dei vestiti apparvero a poca distanza. Li prese e
li indossò. Erano soffici, puliti e caldi. Era straordinario
come fossero apparsi così, proprio quando li aveva
voluti…
Si alzò in piedi, guardandosi intorno. Era forse dentro
una specie di grande Stanza delle Necessità? Più
guardava, e più c’era da vedere. Un grande tetto a cupola
in vetro risplendeva sopra di lui alla luce del sole. Forse
era un palazzo. Tutto era fermo e silenzioso, eccetto
quello strano sbattere e il lamento sommesso che veniva
da qualche parte lì vicino, nella nebbia…
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