Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

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Harry Potter e i Cimeli della Morte
“Ma allora…”
Harry guardò oltre le sue spalle verso quella piccola,
menomata creatura che tremava sotto la sedia.
“Che cos’è Professore?”
“Qualcosa al di là della portata del nostro aiuto,”
rispose Silente.
“Ma se Voldemort ha usato la Maledizione che
Uccide,” cominciò di nuovo Harry, “e nessuno è morto
per me questa volta… come faccio ad essere ancora
vivo?”
“Penso che tu lo sappia,” ribadì Silente. “Torna
indietro. Ricorda che cosa ha fatto, nella sua ignoranza,
nella sua grettezza e crudeltà.”
Harry ci pensò. Lasciò vagare lo sguardo su ciò che lo
circondava. Se era davvero un palazzo quello in cui erano
seduti, era un palazzo piuttosto strano, con sedie messe in
piccole file e pezzi di binari sparsi tutto intorno e, inoltre,
lui e Silente e la creatura raggrinzita sotto la sedia erano i
soli ad essere lì. Poi la risposta gli venne alle labbra
facilmente, senza sforzo.
“Ha preso il mio sangue,” disse Harry.
“Precisamente!” rispose Silente. “Ha preso il tuo
sangue per ricostruire il suo corpo! Il tuo sangue nelle sue
vene, Harry, la protezione di Lily dentro entrambi voi! Ti
ha ancorato alla vita fintantoché anch’egli vive!”
“Io vivo… finché lui vive? Ma io pensavo… Io
pensavo fosse nell’altro senso! Ritenevo che dovessimo
morire entrambi? O è la stessa cosa?”
Fu distratto dai lamenti e dall’agitarsi della creatura
agonizzante dietro di loro e si voltò di nuovo a guardarla.
“É sicuro che non possiamo fare nulla?”