Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
Si mise in piedi. Il suo cuore batteva contro le costole
come un uccello impazzito. Forse sapeva che gli restava
poco tempo, forse era determinato a completare tutti i
battiti di una vita intera prima che arrivasse la fine. Non si
guardò indietro quando chiuse la porta dell’ufficio.
Il castello era vuoto. Si sentì come uno spettro, come
fosse già morto, mentre lo attraversava da solo a grandi
passi. Gli abitanti dei ritratti non avevano ancora fatto
ritorno nelle loro cornici, l’intero luogo era stranamente
tranquillo, come se tutto ciò che restava della sua linfa
vitale fosse concentrato nella Sala Grande dove i morti e i
dolenti erano ammassati.
Harry indossò il Mantello dell’Invisibilità e cominciò
a scendere piano dopo piano, percorrendo infine la scala di
marmo che portava all’ingresso. Forse una piccola parte di
lui sperava che qualcuno percepisse la sua presenza, lo
vedesse, lo fermasse, ma il Mantello era, come sempre,
impenetrabile, perfetto, e raggiunse il portone d’ingresso
senza problemi.
A quel punto Neville quasi gli inciampò addosso.
Insieme ad un altro, stava trasportando un cadavere
all’interno del castello. Harry abbassò lo sguardo e fu
come ricevere un pugno nello stomaco: Colin Canon,
anche se minorenne, era riuscito a re-intrufolarsi proprio
come avevano fatto Malfoy, Tiger e Goyle. Sembrava così
piccolo nella morte.
“Sai cosa? Posso farcela anche da solo, Neville,” disse
Oliver Baston, e sollevò Colin sulla sua spalla come un
vigile del fuoco, poi lo portò nella Sala Grande.
Neville si appoggiò allo stipite della porta per un
istante asciugandosi la fronte con il dorso della mano.
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