Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
“Era molto più spaventato di te quella sera, Harry. Tu
avevi accettato, persino abbracciato, la possibilità di
morire, cosa che Lord Voldemort non era mai riuscito a
fare. Il tuo coraggio vinse, la tua bacchetta sconfisse la
sua. E facendo questo, accadde qualcosa fra quelle
bacchette, qualcosa che rifletteva la relazione fra i
proprietari delle bacchette stesse.”
“Io credo che la tua bacchetta assorbì qualcuno dei
poteri e delle qualità della bacchetta di Voldemort quella
notte, ovvero la tua bacchetta arrivò a contenere una
piccola parte di Voldemort stesso. Così lo riconobbe
quando ti inseguì, riconobbe un uomo che era nello stesso
tempo simile a te e nemico mortale, e rigettò qualcosa
della sua stessa magia contro di lui, una magia molto più
potente di quella che la bacchetta di Lucius potesse aver
mai fatto. La tua bacchetta ora conteneva il potere del tuo
enorme coraggio e della letale maestria dello stesso
Voldemort. Quali possibilità poteva avere la povera
bacchetta di Lucius Malfoy?”
“Ma se era così potente, come è riuscita Hermione a
romperla?” domandò Harry.
“Mio caro ragazzo, il suo ragguardevole effetto era
diretto solo a Voldemort, che aveva giocato con così poco
giudizio con le leggi della magia. Solo contro di lui la
bacchetta era enormemente potente. Altrimenti era una
come un’altra… seppur una buona bacchetta, ne sono
certo.” Silente finì con cordialità.
Harry rimase seduto, immerso nei pensieri, per un
lungo tempo, o forse solo per qualche istante. Era molto
difficile essere precisi con cose come il tempo, lì.
“Mi ha ucciso con la bacchetta che le ha sottratto.”
845