Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
“Risparmiati il fiato.”
Era notte. Lily, che indossava una vestaglia, era
ferma, braccia conserte, davanti al ritratto della Signora
Grassa, all’ingresso della Torre di Grifondoro.
“Sono venuta solo perché Mary mi ha detto che
minacciavi di dormire qui.”
“È vero. L’avrei fatto. Non avrei mai voluto chiamarti
Mezzosangue, è solo…”
“Scappato fuori?” Non c’era alcuna compassione nella
voce di Lily. “È troppo tardi. Ti ho giustificato per anni.
Nessuno dei miei amici riesce a comprendere perché ti
parli ancora. Tu e i tuoi preziosi amici Mangiamorte in
erba… vedi, non lo neghi! Non neghi nemmeno che è
quello cui tutti voi aspirate. Non vedi l’ora di legarti a Tu-
Sai-Chi, non è vero?”
Piton aprì la bocca, ma la richiuse senza parlare.
“Non posso fingere oltre. Tu hai scelto la tua strada ed
io ho scelto la mia.”
“No… ascolta, non volevo…”
“…chiamarmi Mezzosangue? Ma tu chiami
Mezzosangue tutti quelli con le mie stesse origini,
Severus. Perché io dovrei essere diversa?”
Lui si contorse, sul punto di parlare, ma, con uno
sguardo sprezzante, lei si girò e si arrampicò nel buco del
ritratto…
Il corridoio si dissolse e ci volle un po’ più di tempo
prima che la scena si riformasse: Harry sembrò volare
attraverso forme e colori mutevoli, finché questi si
solidificarono di nuovo. Si ritrovò sulla sommità di una
collina, fredda e desolata nell’oscurità, con il vento che
soffiava attraverso i rami spogli dei pochi alberi. Il Piton
803