Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
Ma la bugia non convinse Lily: dopo un altro sguardo
rovente corse via dal boschetto dietro alla sorella, e Piton
sembrava avvilito e turbato…
La scena si riformò. Harry si guardò attorno: era al
binario 9 e 3/4 e Piton era in piedi davanti a lui,
leggermente ingobbito, vicino ad una donna arcigna, dal
viso pallido, che gli assomigliava molto. Stava fissando
una famiglia di quattro persone che si trovava a breve
distanza. Le due ragazzine erano leggermente discoste dai
genitori. Lily sembrava implorare la sorella: Harry si
avvicinò per ascoltare.
“Mi dispiace, Tuny, mi dispiace! Ascolta…” afferrò la
mano della sorella e la strinse, anche se Petunia cercò di
levarla. “Forse quando sarò là… no, ascoltami, Tuny!
Forse quando sarò là, potrò andare dal Professor Silente e
fargli cambiare idea!”
“Io non… voglio… andare!” esclamò Petunia dando
strattoni per togliere la mano dalla stretta della sorella.
“Credi veramente che io voglia andare in uno stupido
castello e imparare ad essere una… una…”
I suoi occhi chiari corsero lungo la banchina, sui gatti
che miagolavano in braccio ai loro proprietari, sui gufi che
svolazzavano e fischiavano nelle gabbie, sugli studenti,
alcuni già con le loro lunghe divise nere, che caricavano i
bauli sullo scarlatto treno a vapore o si salutavano l’un
l’altro con grida di gioia dopo la separazione estiva.
“… tu credi che io voglia essere una… uno scherzo
della natura?”
Gli occhi di Lily si riempirono di lacrime, mentre
Petunia riusciva a strappar via la mano.
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