Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
“Oh… giusto… sì…”
Ron si guardò intorno, poi puntò la bacchetta verso un
ramoscello per terra e disse “Wingardium Leviosa!”
Il ramoscello si sollevò, filò attraverso l'aria come
colpito da una raffica di vento, poi sfrecciò direttamente
sul tronco attraverso gli ondeggianti rami del Platano.
Colpì un punto vicino alle radici e immediatamente
l'albero smise di contorcersi e si immobilizzò.
“Perfetto!” disse Hermione, ancora ansante.
“Aspetta.”
In un secondo d’incertezza, mentre il fracasso e i tuoni
della battaglia riempivano l'aria, Harry esitò. Voldemort
voleva che facesse tutto questo, voleva che andasse da
lui... Stava portando Ron ed Hermione dritti in una
trappola?
Ma poi la realtà sembrò richiudersi su di lui, crudele e
semplice: l'unico modo per proseguire era uccidere il
serpente, ed il serpente era con Voldemort, e Voldemort
era alla fine di quel tunnel...
“Harry, veniamo, dai entra lì!” disse Ron, spingendolo
avanti.
Harry si contorse nel passaggio scavato nella terra
nascosto sotto le radici dell'albero. Dovette stringersi
molto di più rispetto all'ultima volta che vi erano entrati. Il
tunnel aveva il soffitto basso: si erano dovuti piegare in
due la prima volta, quasi quattro anni prima, per
attraversarlo; adesso non potevano far altro che strisciare.
Andò per primo, la bacchetta illuminata, aspettandosi ad
ogni istante di incontrare un ostacolo, ma non ne trovò. Si
mossero in silenzio, lo sguardo di Harry fisso sul raggio
oscillante della bacchetta che impugnava.
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