Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

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Harry Potter e i Cimeli della Morte
Harry si girò su stesso, e i dintorni sembrarono
ridefinirsi sotto i suoi occhi. Un grande spazio aperto,
luminoso e chiaro, un ampio salone, più grande della Sala
Grande, con il soffitto a cupola di vetro. Era quasi del
tutto vuoto. C’era solo una persona là, eccetto che…
Indietreggiò. Aveva individuato la cosa che faceva
rumore. Aveva la forma di un bambino piccolo, nudo,
raggomitolato sul pavimento, la pelle irritata e ruvida,
sembrava fosse scorticato. Giaceva rabbrividendo sotto
una sedia dove era stato abbandonato, indesiderato, tolto
dalla vista, e respirava a fatica.
Quella cosa lo spaventava. Sebbene piccolo, fragile e
ferito, non voleva avvicinarglisi. Ciononostante lo fece,
pronto a saltare indietro in ogni istante. Fu presto
abbastanza vicino da poterlo toccare, di nuovo non ne fu
capace. Si sentì un codardo. Avrebbe voluto consolarlo,
ma ne era respinto.
“Non lo puoi aiutare.”
Si girò intorno. Albus Silente stava andando verso di
lui, allegro e diritto, portava ampie vesti color blu notte.
“Harry.” egli allargò le braccia, e le sue mani erano
entrambe bianche e intatte. “Sei un ragazzo meraviglioso.
Un uomo così coraggioso. Camminiamo.”
Stupefatto, Harry seguì Silente che passava oltre il
bambino nudo e piagnucolante, conducendolo verso due
sedie che Harry non aveva notato prima, messe ad una
certa distanza da loro, sotto l’alto soffitto luminoso.
Silente si sedette in una delle due, e Harry si lasciò cadere
nell’altra, fissando il volto del suo vecchio preside. I
lunghi capelli e la barba d’argento di Silente, i penetranti