Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
Spaventato, inciampando leggermente nell'oscurità,
Lucius lasciò la stanza. Voldemort continuò a stare lì, in
piedi, facendo girare la bacchetta tra le dita, fissandola.
“È l'unico modo, Nagini,” bisbigliò, e si guardò
intorno. Il grande, massiccio serpente, ora sospeso a
mezz’aria, si attorcigliava con grazia all'interno
dell’incantesimo, lo spazio protetto e creato per lei, una
sfera trasparente e luccicante, una via di mezzo tra una
gabbia scintillante e un contenitore.
Con un sussulto, Harry tornò indietro, ed aprì gli
occhi, nello stesso istante le sue orecchie furono assalite
dagli stridori e dalle urla, dalle rovine e dai colpi della
battaglia.
“É nella Stamberga Strillante. Il serpente è con lui, ha
un qualche tipo di protezione magica intorno. Ha appena
mandato Lucius Malfoy a prendere Piton.”
“Voldemort se ne sta seduto nella Stamberga
Strillante?” disse Hermione, oltraggiata. “Non sta… non
sta nemmeno combattendo?”
“Non pensa di aver bisogno di combattere,” rispose
Harry. “Pensa che io andrò da lui.”
“Ma perché?”
“Sa che sto cercando gli Horcrux… tiene Nagini
vicina, al suo fianco… ovviamente dovrò andare da lui per
arrivarle vicino...”
“Giusto,” disse Ron, raddrizzando le spalle. “Allora
non puoi andarci, questo è quello che lui vuole, quello che
si aspetta. Stai qui e tieni d’occhio Hermione, andrò io a
prenderla…”
Harry lo interruppe.
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