Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
beccheggiando, mentre Malfoy si arrampicò dietro ad
Harry.
“La porta, vai verso la porta, la porta!” urlò Malfoy
nell’orecchio di Harry, ed Harry si lanciò a tutta velocità
dietro Ron, Hermione e Goyle attraverso il fumo nero che
fluttuava, a mala pena capace di respirare: e tutto intorno a
loro gli ultimi, pochi oggetti non ancora bruciati dalle
fiamme voraci venivano scagliate nell’aria, come se le
creature del fuoco maledetto le lanciassero in alto per
festeggiare: coppe e scudi, una collana scintillante ed una
vecchia tiara annerita…
“Che stai facendo, che stai facendo? La porta è da
questa parte!” gridò Malfoy, ma Harry fece
un’improvvisa inversione a U e si lanciò in picchiata. Il
diadema sembrò precipitare al rallentatore, girando e
luccicando mentre cadeva verso le fauci del serpente che
si spalancavano, e poi Harry lo prese, acchiappandolo sul
proprio polso…
Harry scartò di nuovo mentre il serpente faceva un
balzo nella sua direzione, si librò più in alto e dritto verso
il posto dove pregava fosse aperta la porta: Ron, Hermione
e Goyle erano scomparsi, Malfoy gridava e stringeva
Harry così forte da fargli male. Poi, attraverso il fumo,
Harry vide una chiazza rettangolare nel muro e vi diresse
la scopa, e pochi attimi dopo l’aria pulita gli riempì i
polmoni e si schiantò insieme a Malfoy sul muro nel
corridoio fuori dalla porta.
Malfoy cadde dalla scopa e rimase steso a faccia in
giù, boccheggiando, tossendo e scosso da conati di
vomito. Harry rotolò e si mise a sedere: la porta della
Stanza delle necessità era scomparsa e Ron ed Hermione
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