Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
James semplicemente rise, lasciò che sua madre lo
baciasse, diede a suo padre un fuggevole abbraccio e balzò
a bordo del treno che si riempiva rapidamente.
Lo videro salutare con la mano e subito sfrecciare
lungo il corridoio a cercare gli amici.
“Non c’è nulla da aver paura con i Thestral,” spiegò
Harry ad Albus.
“Sono tranquilli, non c’è proprio nulla da aver paura
in loro. In ogni caso non salirai a scuola con le carrozze, ci
andrai in barca.”
Ginny baciò Albus per salutarlo.
“Ci vediamo a Natale”
“Ciao, Al,” disse Harry al figlio quando questi lo
abbracciò. “Non dimenticare che Hagrid ti ha invitato ad
un tè venerdì prossimo. Non pasticciare con Pix. Non
duellare con nessuno finché non hai imparato come fare. E
non lasciare che James ti prenda in giro.”
“E se finissi in Serpeverde?”
Il sussurro era solo per le orecchie di suo padre, ed
Harry intuì che solo il momento della partenza avrebbe
potuto spingere Albus a rivelare quanto fosse ampia e
sincera la sua preoccupazione.
Harry si accovacciò in modo che il viso di Albus fosse
appena un po’ più in alto del suo. Solo, dei suoi tre figli,
Albus aveva ereditato gli occhi di Lily.
“Albus Severus,” sussurrò Harry con calma, in modo
che nessuno oltre Ginny potesse sentire, e lei fu tanto
discreta da far finta di salutare Rosie che era salita sul
treno, “hai preso il nome da due Presidi di Hogwarts. Uno
di essi era di Serpeverde e probabilmente era l’uomo
migliore che abbia mai conosciuto.”
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