Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
“Di solito sì,” spiegò Piton. “Ma tu sei figlia di
Babbani, quindi dovrà venire qualcuno dalla scuola per
spiegare le cose ai tuoi genitori.”
“Fa qualche differenza essere figli di Babbani?”
Piton esitò. I suoi occhi neri, ardenti nella verde
penombra, si allontanarono dal pallido viso di lei e dai
capelli rosso scuro.
“No,” rispose. “Non fa alcuna differenza.”
“Bene,” sospirò Lily, rilassandosi: era evidente che si
era preoccupata.
“Sai fare un sacco di magie,” disse Piton. “Ti ho visto
farle. Ti guardavo continuamente…”
Le parole gli morirono sulle labbra: lei non lo stava
più ascoltando, ma si era stesa sul tappeto di foglie e stava
guardando in su, verso il tetto di foglie che li sovrastava.
Lui la guardò con la stessa bramosia con cui l’aveva
ammirata nel parco giochi.
“Come vanno le cose a casa tua?” domandò Lily.
Una piccola piega apparve fra gli occhi di Piton.
“Benissimo,” rispose.
“Non litigano più?”
“Oh, sì, litigano,” rispose Piton. Raccolse una
manciata di foglie e cominciò a farle a pezzi,
apparentemente ignaro di quello che stava facendo. “Ma
fra non molto me ne sarò andato.”
“A tuo padre non piace la magia?”
“Più che altro, non gli piace niente,” rispose Piton.
“Severus?”
Un lieve sorriso incurvò le labbra di Piton quando lei
pronunciò il suo nome.
”Raccontami ancora dei Dissennatori.”
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