Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
pelle e ossa le osservava da dietro un gruppo di cespugli. I
suoi capelli neri erano troppo lunghi ed i vestiti erano così
tanto scompagnati che sembrava quasi che l’effetto fosse
voluto: jeans troppo corti, una giacca, appartenuta
probabilmente ad un adulto, logora e troppo grande, ed
una camicia di taglio vagamente femminile.
Harry si avvicinò al ragazzino: Piton sembrava avere
non più di nove o dieci anni, era pallido, piccolo, tutto
nervi. C’era un’evidente bramosia dipinta sul viso sottile,
mentre guardava la più giovane delle due ragazzine
dondolarsi sempre più in alto, molto più in alto della
sorella.
“Lily, non farlo!” strillò la più grande.
Ma la ragazzina aveva lasciato l’altalena nel punto più
alto dell’oscillazione ed era volata nell’aria, proprio
letteralmente volata, lanciandosi verso il cielo con uno
scoppio di risa, ma, invece di cadere sull’asfalto, si era
sollevata come una trapezista, rimanendo sospesa
decisamente troppo a lungo per scendere poi con
leggerezza di gran lunga eccessiva.
“La mamma ti ha detto di non farlo!”
Petunia bloccò la sua altalena piantando i tacchi dei
sandali nel terreno con un fastidioso scricchiolio, quindi
saltò giù con le mani sui fianchi.
“La mamma ti ha proibito di farlo, Lily!”
“Ma sto bene,” esclamò Lily, ancora ridacchiando.
“Tuny, guarda questo. Guarda cosa posso fare.”
Petunia si guardò intorno. Il parco giochi era deserto,
salvo loro stesse e, sebbene le ragazzine non lo sapessero,
Piton. Lily aveva raccolto un fiore caduto dal cespuglio
dietro il quale Piton si nascondeva. Petunia si avvicinò,
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