Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

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Harry Potter e i Cimeli della Morte
Un turbine di colori e tutto divenne scuro: Piton e
Silente erano in disparte nella Sala d’Ingresso mentre gli
ultimi ritardatari dal Ballo del Ceppo passavano loro
davanti per andare a dormire.
“Allora?”
“Anche il Marchio di Karkaroff sta diventando più
scuro. Si sta lasciando prendere dal panico: teme di essere
punito; sai quanto ha aiutato il Ministero dopo la caduta
dell’Oscuro Signore.” Piton guardò di lato il profilo dal
naso adunco di Silente. “Karkaroff intende fuggire se il
Marchio brucerà.”
“Ah sì?” sussurrò Silente, mentre Fleur Delacour e
Roger Davies rientravano ridacchiando dal parco. “E tu
sei tentato di unirti a lui?”
“No,” esclamò Piton, gli occhi neri fissi sulle figure di
Fleur e Roger che si stavano allontanando. “Io non sono
così vigliacco.”
“No.” concordò Silente. “Tu sei di gran lunga più
coraggioso di Karkaroff. Sai, talvolta penso che ti
abbiamo Smistato troppo presto…”
E se ne andò, lasciando Piton, che pareva turbato…
Ora Harry si trovava ancora una volta nell’ufficio di
Silente. Era piena notte e Silente giaceva abbandonato di
sbieco sulla sua sedia simile ad un trono, dietro la
scrivania, apparentemente semi svenuto. La sua mano
destra penzolava di lato, annerita e bruciata. Piton stava
mormorando incantesimi con la bacchetta puntata al polso
della mano ferita, mentre con la mano sinistra stava
versando nella gola di Silente un calice pieno di una densa
pozione dorata. Dopo alcuni istanti, Silente sbatté le
palpebre e quindi aprì gli occhi.