Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

J. K. Rowling
Uno a fianco dell’altro, spinsero avanti il secondo
carrello, accelerando. Appena raggiunta la barriera, Albus
sobbalzò, ma non seguì alcuna collisione. La famiglia,
invece, apparve sulla piattaforma del binario nove e tre
quarti offuscata da denso vapore bianco emesso dallo
scarlatto Hogwarts Express. Figure indistinte sciamavano
nella nebbia nella quale James era già scomparso.
“Dove sono?” domandò Albus con ansia sbirciando le
forme caliginose che sorpassavano avanzando lungo la
piattaforma.
“Li troveremo,” lo rassicurò Ginny.
Il vapore, però, era denso ed era difficile distinguere
l’aspetto di ogni corpo. Come fossero dissociate dai loro
proprietari, le voci risuonavano stranamente alte. Harry
pensò di sentire Percy dissertare ad alta voce della
regolazione delle scope volanti e fu lieto di avere una
scusa per non fermarsi a salutare.
“Credo siano quelli, Al,” esclamò Ginny
all’improvviso.
Un gruppetto di quattro persone emerse dalla nebbia,
in piedi proprio a fianco dell’ultima carrozza. I loro volti
si misero a fuoco quando Harry, Lily, Ginny e Albus si
furono avvicinati.
“Ciao,” disse Albus che sembrava essersi immediatamente
rassicurato.
Rosie, che indossava anche lei la sua nuovissima toga
di Hogwarts, gli sorrise con gioia.
“Tutto bene il parcheggio, allora?” chiese Ron ad
Harry. “Anche a me. Hermione non poteva crederci che
sarei riuscito a superare l’esame babbano per la patente,
sai? Ha sospettato che io abbia Confuso l’esaminatore.”
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