miguel de unamuno frente al modernismo religioso - Gredos ...

cristiano, con il pragmatismo sociale e scientifico prodotto del progresso, con il
profitto che poteva trarsi dalle moderne discipline linguistiche, storiche,
psicologiche ed esegetiche; quello di Unamuno è più che altro un relativismo
pragmatico fondato sulla ricerca della verità perseguibile solo tramite la filosofia
chisciottesca. In quanto alla questione dell'etica, sappiamo che i modernisti
faranno propria la nozione di etica kantiana e neokantiana, ove la morale non era
concepibile come una serie di precetti di condotta che garantissero un posto
nell'aldilà. Sappiamo pure che per Unamuno l'unico dogma vitale, e perciò
credibile, della chiesa cattolica era quello della resurrezione della carne. A tale
argomento dedicherà innumerevoli disquisizioni, tutte incentrate sull'esigenza di
dover e voler credere nell'immortalità dell'anima. La scatologia cattolica, in altre
parole, avrà in lui sempre la supremazia sulla concezione di etica nordeuropea. Di
qui che anche il concetto modernista di evoluzionismo dogmatico non potrà essere
accettato appieno dal basco, in quanto mai negherà quel dogma fondamentale del
cristianesimo e del cattolicesimo che deriva dalla resurrezione di Cristo, e in Del
sentimiento trágico de la vida rigetterà l'elaborazione teorica formulata da Loisy
in Autour d'un petit livre e da Le Roy in Dogme et Critique. Il ripudio di dogmi
obsoleti e forgiati su misura per la Chiesa, come quello dell'infallibilità, è uno dei
cardini del suo pensiero religioso, ma in nessun caso può sostenersi un suo
contributo fondamentale per l'evoluzione del modernismo religioso, né un'univoca
influenza che possa essere ricondotta agli esponenti del movimento. La sua aspra
critica a certi dogmi è tanto rapportabile alle posizioni di Loisy, quanto a quelle di
Turmel, Harnack, Robertson, Sabatier, Rousseau e Amiel. L'approccio di
Unamuno alla libera esegesi è, infine, diverso da quello di un semplice filologo. Il
punto centrale della questione è per lui lo spirito, la vita, la verità che trascende la
realtà delle cose e della storia, ma fatta eccezione per alcuni passaggi puramente
esegetici, non emerge una sostanziale unità d'intenti, in quanto la sua conclusione
sarà sempre di carattere umanista o interessata a sviscerare il simbolismo
contenuto nelle Sacre Scritture per indicare alla Spagna il cammino della
rigenerazione. Tutta questa disquisizione ha valore, naturalmente, solo se
volessimo prescindere dal giudizio di Orringer (en A. Chaguaceda Toledano,
Salamanca 2008), secondo cui nella redazione ultima di Del sentimiento trágico
de la vida Unamuno si sia ispirato alla lettera all'enciclica pontificia. Nel caso in
cui credessimo verosimile tale ipotesi, allora neanche varrebbe la pene perdere il
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