miguel de unamuno frente al modernismo religioso - Gredos ...

deve essere superata da una fede feconda, fiduciosa e propositiva, è un punto di
partenza, è l'ascesi per l'approssimazione a Dio. Per Unamuno è, invece, una
finalità, è l'intera base del suo credo, è la contrapposizione tra il non poter credere
attraverso la ragione e il voler credere attraverso il cuore. La metafisica, sempre
secondo don Miguel, fornisce solo un'idea di Dio, mentre la fede conduce a Dio
stesso. Tutto ciò che è causa, è scienza; tutto ciò che è finalità, è religione.
Nell'impossibilità di comprendere razionalmente le cause senza “sentire” la
finalità, e viceversa, religione e scienza devono considerarsi complementari. Non,
però, in modo costruttivo, come per i modernisti, ma decostruttivo e paradossale,
onde evitare di cadere in quella “petición de principio” propria dell'ortodossia
cattolica e della teologia scolastica che si rifà alle prove dell'esistenza di Dio
formulate da San Tommaso. Dopo «Della disperazione religiosa moderna», titolo
dell'articolo di Unamuno pubblicato a giugno del 1907 ne Il Rinnovamento, si
occuperà della stesura di un altro scritto destinato alla stessa rivista, ma che mai
apparirà in quelle pagine per lo scioglimento della redazione e il conseguente
annullamento delle pubblicazioni. Sfortunatamente dobbiamo rassegnarci all'idea
che l'originale, recapitato ad Antonio Aiace Alfieri verso novembre del 1909, sia
irrimediabilmente perduto, in quanto non si trova nei principali fondi del
modernismo religioso italiano. Si allude spesso, per una somiglianza del titolo che
rivela in un paio di lettere a Zulueta, ad una possibile coincidenza con il IV
capitolo de Del sentimiento trágico de la vida; e lo si fa senza considerare, però, le
ulteriori allusioni in altre lettere – in particolare quella inviata a Chevalier il 3
gennaio 1912, dove dice di aver terminato lo scritto il giorno prima – e senza
considerare l'ipotesi, neanche troppo remota, che lo stesso testo potrebbe essere
stato soggetto a sostanziali cambiamenti nell'arco degli anni. Tali considerazioni
non sono da sottovalutare, perché se l'articolo destinato a una rivista modernista
fosse lo stesso che andò a confluire in Del sentimiento trágico de la vida, allora la
maggiore opera saggistica di Unamuno avrebbe un sua sezione modernista.
Questa tacita illazione, su cui spesso gioca quella critica e storiografia interessata
a dimostrare istanze di modernismo religioso in Spagna, è spesso vincolata a una
lettura eccessivamente categorica dell'esperienza unamuniana ne Il Rinnovamento.
La sua collaborazione con il maggiore organo di propaganda modernista italiano
sarebbe segnale indiscutibile del modernismo religioso di Unamuno. Ma l'apertura
mentale e l'indipendenza di pensiero dei direttori, la varietà degli scritti religiosi,
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