miguel de unamuno frente al modernismo religioso - Gredos ...

liberale e krausismo, in funzione del modernismo religioso, e da ciò dedurre
la scarsa aderenza di Unamuno, fatta eccezione per la breve tappa bilbaina,
all'ideologia krausista.
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Non sono molti, nella storiografia del pensiero spagnolo, gli studi che
mettono in relazione Miguel de Unamuno con il modernismo religioso. Fra
questi non si prende in considerazione, inspiegabilmente, l'idea che il
pensatore basco non possa essere etichettato come modernista religioso. Si
parla solo, in altre parole, del suo presunto modernismo, senza indugiare
sulle innumerevoli differenze fra la sua ideologia e quella di un movimento
puramente teologico, formato da sacerdoti scomunicati come Loisy, Tyrrell
e Buonaiuti. Nel 1968 Santiago Luppoli spiega le sue ragioni per
convincerci di una profonda somiglianza fra San Manuel Bueno, mártir e
uno dei pochi romanzi prodotti dal movimento in questione, Il Santo di
Antonio Fogazzaro. In realtà bisognerebbe specificare che Il Santo è solo
una delle tante possibili fonti d'ispirazione di San Manuel Bueno, mártir, che
il breve scritto di Unamuno non ha nulla a che vedere con la polemica e la
crisi modernista e che, pur riconoscendo una certa affinità simbolica, vi è
una sostanziale divergenza di fondo nel proposito ideologico dei due autori.
Fra tali inappuntabili divergenze, vanno evidenziate quelle che rendono i
due romanzi casi molto diversi di narrativa sia dal punto di vista formale che
concettuale. Don Manuel non crede, è un sacerdote che perde la sua fede.
Piero Maironi, invece, ha una fede vera e profonda, e giammai mette in
dubbio la su credenza nel Dio cristiano. Manuel Bueno è una maschera che
non crede in ciò che predica, non vi è nulla in lui dell'aspirazione
francescana e del rigorismo ascetico di Benedetto. Il parroco unamuniano
non solo rifiuta l'insegnamento cattolico, ma rinnega la propria fedeltà alla
Chiesa Apostolica Romana da una prospettiva totalmente rassegnata e, di
conseguenza, decostruttiva. Molto diverso è l'atteggiamento del sacerdote di
Fogazzaro. Anche questi impiega parole contro le fondamenta della dottrina
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