miguel de unamuno frente al modernismo religioso - Gredos ...

storico italiano presentando Unamuno come un intellettuale che si ascrive
pienamente al movimento. Ogni suo sforzo è, in altre parole, orientato a trarre una
conclusione forzata e interessata per l'incapacità di riconoscere una carenza
spagnola in ambito intellettuale. Forzata e interessata perché non prende in
considerazione tutte quelle opinioni che accrescono la difficoltà di definire il
liberalismo spagnolo del XIX secolo; perché omette che Valentí, malgrado
assimili modernismo religioso e cattolicesimo liberale, conclude riconoscendo
l'assenza del primo fermento in Spagna; e perché, rifacendosi a Botti, trascura che
lo studioso italiano neghi ogni tipo di relazione fra i due fenomeni religiosi
respingendo, a sua volta, la semplificazione di Valentí. In fondo, il cattolicesimo
liberale in Spagna fu debole, mentre è indiscutibile il vigore del modernismo
religioso tanto da indurre il Papa a promulgare una condanna ufficiale. Dall'altro
lato, il krausimo non può essere considerato succedaneo del modernismo religioso
per il suo tentativo di coagulare razionalismo metafisico e osservazione empirica,
per salvaguardare la trascendenza, a discapito dell'immanenza vitale, tramite il
razionalismo armonico, per considerare il realismo razionale di Sanz del Río
come unica fonte d'accesso alla conoscenza, per negare la fedeltà alla Chiesa
cattolica, per appoggiare un mero anticlericalismo, per privilegiare la pedagogia
ad altre componenti propriamente religiose, per il suo debito verso l'idealismo
tedesco e per tramutare la sua lotta al dogma ecclesiastico in una una lotta al
dogma accademico. La maggior incidenza nel pensiero di Unamuno delle teorie
krausiste si verificherà durante la tappa bilbaina e nell'ambiente universitario della
Madrid degli anni '80. Fuori da questi due momenti è difficile trovare una
testimonianza vigorosa, nonostante la sua amicizia con i membri della I.L.E., di
una sua particolare suggestione. È una considerazione imprescindibile nell'ottica
del presente studio, proprio per evitare previamente che lo si consideri esponente
del krausismo e, in conformità alle osservazioni di Abellán, del modernismo
religioso.
Di certo risaltano, tra i molteplici contatti del Rettore di Salamanca con gli
ambienti intellettuali di tutto il mondo, le relazioni che intrattenne con il
modernismo religioso italiano. Nessuno di essi, però, aiuta a collocarlo in questa
sfera. Anzitutto bisogna partire da un episodio significativo. Nel 1906 Giovanni
Papini, intellettuale di spicco e organizzatore della cultura nelle riviste italiane
dell'epoca, pubblica nel Leonardo una delle prime riflessioni italiane, sicuramente
647