miguel de unamuno frente al modernismo religioso - Gredos ...

interpretación histórico-evolucionista del cristianismo” 32 .
Per identiche ragioni Joaquín L. Ortega designa i più importanti
esponenti del movimento omettendo nomi spagnoli:
“Ningún español entró en la nómina de honor de sus promotores insignes y las obras de
Loisy, Sabatier, Von Hügel, Tyrrell o Buonaiuti tuvieron difusión muy reducida y ceñida al
ámbito académico o a las elites intelectuales” 33 .
Più recentemente, nel 2008, il testo coordinato dal già menzionato César
Izquierdo, El modernismo a la vuelta de un siglo, altro no fa che confermare
la carenza.
Fra le eccezioni a cui alludevo, va segnalato che molto spesso si ripete
quel topico secondo cui la Spagna offrì alla polemica modernista il
contributo non di teologi ecclesiastici ma di intellettuali laici. Secondo tale
prospettiva Azorín, Antonio Machado, Rubén Darío, Juan Ramón Jiménez,
Pío Baroja, Ramiro de Maeztu, Felipe Trigo e Miguel de Unamuno entrano,
per alcuni ispanisti, nel novero dei perseguitati e nel gruppo oggetto della
condanna. Questa sorta di revisionismo storiografico tende ad assimilare gli
intellettuali spagnoli che vissero a cavallo fra i due secoli con la corrente
teologica ed esegetica in virtù, nella maggior parte dei casi, di un mero
anticlericalismo. In realtà, in Spagna il modernismo religioso non arrivò
mai, arrivò sì la voce della condanna del 1907, ma prima di essa nessuno si
era posto il problema. Affiliare Unamuno al movimento implicherebbe
un'elaborazione autoctona che potrebbe essere estesa, per la comunione
delle tematiche, a tutti i suoi coetanei, ed è per ciò che tale posizione appare
se non altro faziosa e interessata. In effetti va considerato che i novantottisti
o modernisti o quello che erano ereditarono lo spirito liberale della
32 I. Böhm, «Modernismo y antimodernismo. El pensamiento de los modernistas más
importantes: A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti y otros», in Filosofía cristiana en el
pensamiento católico de los siglos XIX y XX, 3 vol., 1993-1997, II, Vuelta a la herencia
escolástica, edizione di S. J. Emerich Coreth, W. Neidl et al., Madrid, Encuentro, 1994, pp.
301-315, p. 302.
33 J. L. Ortega, «Presentación» al testo di J. C. Castañar, Modernismo teológico y
Modernismo literario, cit., p. XIII.
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