miguel de unamuno frente al modernismo religioso - Gredos ...

Questi sono solo i testi più famosi fra gli innumerevoli che hanno preso
in esame le sue elucubrazioni religiose e una considerazione sorge
spontanea: sarebbe auspicabile chiudere il cerchio delle interpretazioni per
tornare a studiare l'opera di Unamuno prescindendo da qualsiasi testo che
voglia avere la presunzione di poter giungere a una conclusione categorica
in merito a uno scrittore così eclettico e volubile.
Non ho passato in rassegna gli studi sul pensiero religioso del basco per
prendere una posizione piuttosto che un'altra, né per sostenere una tesi o
suffragarne un'altra, ma per stabilire una volta per tutte la difficoltà implicita
alla categorizzazione della sua fede e della sua personalità che lo stesso
autore non esitò a definire “especie única”. Ciò che in realtà ho voluto
risaltare è stata l'impossibilità di reperire un accordo fra le diverse
interpretazioni critiche, in quanto si è affermato tutto e il contrario di tutto.
Con ogni probabilità fu questo il maggior successo di Unamuno, quello cioè
di depistare la critica a colpi d'originalità. Se non fosse così potremmo
azzardarci ad affermare che non sarebbe emerso dalla moltitudine dei grandi
scrittori del Novecento, giacché il suo pensiero filosofico non possiede la
sistematicità per essere definito tale, le sue riflessioni sembrano più mere
divagazioni autobiografiche che risoluzioni della problematica esistenziale,
la sua prosa non è affatto elegante, la sua poetica sacrifica la musicalità nel
nome del concetto e la sua speculazione religiosa è carente di un solido
sistema teologico.
Per tutte queste ragioni ritengo necessario fare un passo indietro e tornare
a leggere l'autentica parola di Unamuno affrancata dalla zavorra delle
interpretazioni, depurare, cioè, la lettura dei suoi testi da quelle “ociosas
cavilaciones para los que carecen de entendimiento de espíritu” 20 , emesse da
coloro che si ostinarono a inquadrarlo in una o altra sfera del pensiero
moderno, in una o altra corrente letteraria, con l'unico risultato di produrre
scorie interpretative che disorientano più che chiarire la problematica. Da
tale prospettiva risultano particolarmente interessanti le opinioni del P. Félix
1993, pp. 509-654, cit. pp. 552-558.
20 M. de Unamuno, «La niñez de Don Quijote», OCA, V, p. 645.
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