Messaggio concernente la revisione della Costituzione federale e ...

nella Costituzione non è apparso indicato riprendere la terminologia internazionale.Si è rinunciato anche a riformulare con l'esattezza e la concisione richiesteda un testo costituzionale queste due nozioni dell'articolo 6 numero 1CEDU. L'articolo 26 D 96 rileva tuttavia che vi sono casi in cui le parti possonoesigere una procedura giudiziaria; quali siano questi casi è una questionela cui risposta continua a dipendere dal diritto internazionale pubblico, segnatamentedall'articolo 6 numero 1 CEDU e dall'articolo 14 numero 1 Patto IInonché dalla relativa giurisprudenza. Più ampio diviene il campo d'applicazionee tanto più la pretesa di riesame giudiziale della controversia si avvicinaa una garanzia generale della via giudiziaria, quale è prevista nell'ambito dellariforma giudiziaria 294 '.Il capoverso 2 conserva il principio della garanzia del giudice del domicilio (art.59 cpv. 1 Cost.). Per rapporto alla Costituzione attuale, l'articolo 26 D 96 abbandonacerte restrizioni (segnatamente quelle che limitano il beneficio del dirittoal giudice del domicilio alle «pretese personali» e al «debitore solvente»).Tale estensione del campo d'applicazione a tutte le «azioni civili» potrebbesembrare esulare dal semplice quadro di un aggiornamento. La formulazionedeve però essere vista in relazione al 2° periodo, ai termini del quale la «legge»(vale a dire una legge della Confederazione o dei Cantoni o un trattato internazionale)può prevedere fori divergenti. L'estensione nel 1° periodo può quindidivenire efficace soltanto nella misura in cui «la legge» non preveda un forodiverso da quello del domicilio. Obiettivo del 2° periodo è del resto quello disanare la situazione attuale (anticostituzionale per quanto concerne le pretesepersonali). Tale situazione è la conseguenza di numerose eccezioni previste danorme federali che, istituendo fori speciali in materia d'azione personale, deroganoalla norma di principio della Costituzione. Si aggiunga poi che la Svizzera,ratificando la Convenzione di Lugano, ha dovuto, in ragione dell'articolo59 capoverso 1 Cost., formulare una riserva che scadrà a fine 1999. Resta dachiarire se con l'adozione della norma qui proposta, che attualizza la realtà deldiritto (realtà costituzionale effettiva), si risolve implicitamente anche il problemadella riserva fatta alla Convenzione di Lugano.Il capoverso 3 sancisce esplicitamente il principio, non contenuto nell'attualeCostituzione, della pubblicità della procedura giudiziale (nel senso del cpv. 1).Questo principio ha acquistato molto più rilievo nel corso degli ultimi anni,sotto l'influsso della giurisprudenza relativa all'articolo 6 numero 1 CEDU. Laformulazione chiarisce che il principio della pubblicità interessa i dibattiti e lapronuncia della sentenza, ma non la deliberazione. Il diritto alla pubblicitàpuò, secondo le circostanze, essere ristretto soprattutto a protezione di interessipubblici o privati 295 '. Rispetto alla pronuncia della sentenza inoltre, la giurisprudenzaammette ulteriori limitazioni del principio 296 '. In considerazione deinumerosi desideri, espressi in sede di consultazione, che volevano un compie-