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Capitolo 1. La dimora storica. Un patrimonio diffuso nel territorio.<br />

3.2. Una casa già concepita come museo.<br />

Da una disponibilità per pochi, con il tempo, la casa del collezionista passa ad<br />

una disponibilità per tutti, dal momento in cui le sue sale, dopo la morte del<br />

proprietario o per desiderio dell’ultimo residente, vengono aperte al pubblico.<br />

Nel ricostruire le tappe evolutive del museo Adalgisa Lugli sostiene che “l’origine<br />

del museo è un gesto squisitamente privato (...) è il luogo segreto, il tempio<br />

dedicato alle Muse nel quale lo studioso, ripercorrendo modi già sperimentati<br />

in ambito ecclesiastico nella cella monastica, ricrea intorno a sé, sulle quattro<br />

pareti, un microcosmo che è la proiezione di un magistero intellettuale, del<br />

raccogliere nello studio e nella meditazione. 47<br />

Nella definizione riportata si legge con chiarezza la stretta connessione esistente<br />

tra le case di collezionisti e l’origine stessa dei musei. A partire dal XIX secolo,<br />

infatti, le raccolte private di ricchi collezionisti sono diventate il patrimonio<br />

comune, per essere conservate nelle moderne istituzioni museali.<br />

Se il collezionismo privato costituisce dunque l’origine del museo tradizionale,<br />

è altrettanto importante sottolineare che la casa del collezionista nasce quasi<br />

sempre con l’idea di essere aperta al pubblico come museo, per celebrare e<br />

commemorare il suo colto proprietario.<br />

Nel testo Il libro dei musei Alessandra Mottola Molfino fornisce, un’opportuna<br />

distinzione tra casa-museo e museo-casa, per accentuare il valore della casa<br />

del collezionista come dimora già concepita come museo. Mentre le case<br />

museo sono le dimore della memoria, evocatrici di un’esistenza eccezionale,<br />

diventate istituzioni pubblica non per volontà dell’antico abitante; il museocasa<br />

è un insieme che la voga collezionistica, le tendenze catalogatorie,<br />

talvolta l’esibizionismo di una ricchezza, hanno costituito intono ad un progetto<br />

coerente di documentazione dell’arte e della storia. Il museo-casa è tutelato<br />

dall’interesse e dal valore intrinseco delle cose che raccoglie, già immaginate<br />

47 Adalgisa Lugli, Museologia, Milano, Jaca Book, 2001, p.58.<br />

107<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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