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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

3.3. Le case di letterati e i musei letterari nella definizione dell’ International<br />

Committee for Literary Museums. Il dibattito attuale.<br />

L’International Committee for Literary Museums (ICLM), fondato nel 1977 a<br />

San Pietroburgo come sezione dell’International Council of Museums (ICOM),<br />

rappresenta il mondo musei letterari raggruppando un centinaio di soci aderenti<br />

principalmente in Europa, ma anche in Asia e sul continente americano. Dal 1992<br />

l’ICLM rappresenta anche alcuni musei di compositori musicali.<br />

La creazione di questo comitato internazionale per iniziativa dei curatori dei<br />

musei letterari russi riflette il diffondersi della sensibilità per il patrimonio<br />

letterario che si estende in Europa occidentale nel corso degli anni ’80.<br />

Le case di letterati censite dall’ICLM sono classificabili in tre principali tipologie:<br />

le dimore create dagli scrittori stessi per essere consegnate alla posterità come<br />

prolungamento delle loro opere letterarie (ne sono esempi il Vittoriale a Gardone,<br />

la casa dell’esilio di Victor Hugo a Guernsey, quella di Walter Scott ad Abbotsford<br />

o di Pablo Neruda alla Isla Negra); le case in cui gli scrittori hanno vissuto tutta<br />

o parte della loro vita (come quella di Giacomo Leopardi a Recanati o quella<br />

di Alessandro Manzoni a Milano) e, infine, le dimore abitate per soggiorni<br />

temporanei in città elettive (come quelle di Johann Wolfgang von Goethe, John<br />

Keats e Mary Shelley a Roma). Questi edifici possono conservare la struttura e<br />

l’arredamento originali oppure avere subito, nel corso del tempo, spoliazioni e<br />

rimaneggiamenti. Le case museo degli scrittori si propongono, nel discorso e<br />

nelle intenzioni dei loro promotori, come oggetti contemporaneamente culturali,<br />

patrimoniali e turistici in quanto negoziatori della conoscenza letteraria. Le<br />

abitazioni che hanno ospitato scrittori per tutta la loro vita o anche solo per<br />

una parte di essa sono quindi intese come oggetti della mediazione, rivelatori<br />

di un’esistenza e ispiratori, o teatri, di un universo mentale che presiede alla<br />

creazione letteraria. Instaurare una relazione con spazi, oggetti personali o dettagli<br />

architettonici concretamente localizzati nello spazio della vita quotidiana di uno<br />

scrittore permetterebbe pertanto di ristabilire un legame con la sua opera.<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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