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Capitolo 7. Linee guida per la costituzione di un nuovo museo.<br />

paesaggio, le stesse strade percorse dall’illustre personaggio, visti nel loro<br />

insieme, consentono di dar avvio ad un itinerario di visita, che mette in relazione<br />

punti diversi di un vasto territorio. Le sue case, i suoi giardini, i suoi paesaggi,<br />

costituiscono un centro gravitazionale irresistibile: sono luoghi concreti, dotati<br />

di un patrimonio filologico immenso accumulato nel corso della storia, caricati<br />

di una incessante metamorfosi del loro mito. Nella stretta vicinanza fisica tra<br />

autore, opera e paesaggio, si assiste ad una qualificazione ulteriore del percorso<br />

museale: il paesaggio interiore dello scrittore coincide con la nuova visione<br />

estetica di un luogo reale che, per la sua forza dimostrativa, viene riconosciuto<br />

essere patrimonio di tutti.<br />

Un’altra esperienza importante riguarda il paesaggio della Provenza e la celebre<br />

montagna Sainte-Victoire ritratta molte volte dal pittore Paul Cézanne. In questo<br />

caso la vista obbligata su uno scorcio di paesaggio ritratta più volte dal pittore<br />

diventa un “luogo simbolico”, da tutti cercato. E’ tanto forte l’immagine che di<br />

recente, per decisione collettiva, è stata oggetto di accuratissimi rimboschimenti<br />

e di diradamenti, per tornare ad assomigliare a come si presentava un secolo fa,<br />

esattamente come Cèzanne l’aveva vista e dipinta. Un itinerario porta a nuove<br />

fasi di riscoperta di patrimoni dimenticati.<br />

Il progetto del paesaggio che rende più compiuta la dimora, si presenta come il<br />

risultato di una continua sopraposizione di segni di diversa origine, in un lento<br />

processo dilatato nel tempo. Le ricomposizione delle particolarità originarie del<br />

sito naturale e le tracce degli interventi dall’uomo, nel loro insieme, costituiscono<br />

un unico documento storico. Il paesaggio diventa costruzione culturale in cui<br />

si riflettono memorie, speranze, persino la nostalgia di eventi mai vissuti. Alla<br />

luce di un progressivo spostamento di interesse dagli oggetti ai luoghi, dalle cose<br />

all’uomo, emerge dunque la necessità di porre attenzione ad un patrimonio<br />

fatto di: parchi, giardini storici, viali e sentieri, arredi vegetali e frammenti di<br />

paesaggio. Se legati alla vita artistica e culturale di un autore o di un’opera tali<br />

ambiti possono diventare spazi mitici e rappresentare nodi fondamentali di<br />

un’innovativa nozione di “Paesaggio culturale”.<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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