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Capitolo 1. La dimora storica. Un patrimonio diffuso nel territorio.<br />

dinastie di altri banchieri, dalla pronunciata teatralità e dal fasto portato alla<br />

massima espressione formale.<br />

Durante la seconda meta dell’Ottocento, si assiste ad una progressiva diffusione<br />

della fama di alcune case, sede di collezioni d’arte. Sono case sfarzose e<br />

rappresentative dello status sociale che indicano una sorta di tendenza cui i<br />

collezionisti di altre città di provincia si rifanno per essere al passo coi tempi.<br />

La villa di campagna e di villeggiatura.<br />

Durante il Novecento, si affermano in parallelo altri modelli abitativi. Il<br />

collezionista moderno preferisce spesso risiedere fuori dalla città, in una dimora<br />

suburbana collocata al centro di un parco ben curato. Tale opzione presenta<br />

una continuità con l’agio e la possibilità di ricevere, caratteristici dell’abitare<br />

in una villa di campagna della tradizione italiana, del dimorare nello chateau<br />

di tradizione francese o del trascorre parte dell’anno nella raffinata country<br />

house secondo la tradizione inglese. Si afferma dunque una nuova idea di casa<br />

a sviluppo orizzontale, secondo uno schema aperto che accoglie corpi di altezze<br />

diverse, ciascuno dotato di grandi finestre vetrate rivolte verso il parco.<br />

La villa del medico e cultore delle arti Axel Münthe (1857-1949) ad Anacapri<br />

anticipa un tema che sarà molto in voga nella prima metà del Novecento: fissare<br />

la sede della propria dimora in un luogo di villeggiatura che si distingua per le<br />

bellezze paesaggistiche. Axel Münthe è sicuramente un personaggio fuori dal<br />

comune: di professione medico, si laurea a Parigi nel 1880, Nel l887 lascia la<br />

capitale francese, lavora a Roma e dopo pochi anni si stabilisce ad Anacapri,<br />

sull’isola di Capri.<br />

I lavori di scavo per la costruzione della residenza, posta in una magnifica<br />

posizione panoramica con vista sul mare, portano alla luce resti di mura romane,<br />

affreschi in stile pompeiano, un pavimento in mosaico e un lastricato con una<br />

colonna abbattuta. I ritrovamenti autentici, insieme a quelli di fantasia e a una<br />

serie di reperti archeologici acquistati presso antiquari, vengono riutilizzati dal<br />

96<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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