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Capitolo 5. L’intorno della casa diventa museo. Il progetto paesaggistico.<br />

2.1. Il giardino progettato dall’artista. La conservazione integrale.<br />

La prima opzione che presiede alla sistemazione degli spazi esterni alla dimora<br />

comprende quei casi in cui il giardino viene appositamente disegnato e progettato<br />

dall’artista o dall’illustre personaggio come estensione della casa e della propria<br />

opera. Intorno alla residenza si viene a trovare dunque un frammento di paesaggio<br />

compiuto, che corrisponde ad un preciso atto progettuale. Questo universo privato<br />

mutevole e instabile al variare delle stagioni e del tempo atmosferico, trasmette,<br />

al pari dello spazio della casa, la memoria di chi lì ha vissuto e ha lavorato. Come<br />

gli oggetti e l’arredamento della dimora, ogni dettaglio dell’ambiente esterno,<br />

rivela i tratti intimi della personalità dell’individuo e merita per questo un<br />

medesimo avvicinamento introspettivo.<br />

Per l’artista il contesto naturale intorno alla propria residenza è concepito come<br />

un giardino d’arte, ben disegnato e sapientemente allestito che, con le sue<br />

trame, le sue relazioni visive, stabilisce continue relazioni tra superfici e pareti,<br />

marcando nuovi punti d’interesse. Arricchendo e trasformando gli spazi aperti,<br />

progettando nuovi recinti e occupando nuove stanze, l’artista progetta una<br />

proprietà recintata ricca di opere d’arte, concepita come una collezione di luoghi<br />

unici, dove pietra, acqua, cielo diventano lo sfondo di un proprio, ideale, museo<br />

personale.<br />

Ne sono esempi il giardino di sculture di Georg Kolbe a Berlino, il giardino di<br />

Ossip Zadkine a Parigi o di Auguste Rodin a Parigi.<br />

Se si tratta di uno scrittore o un musicista spesso capita che egli arricchisca il<br />

proprio giardino con una moltitudine di objets trouvés, ovvero marmi, terracotte,<br />

oggetti bizzarri, conchiglie, insetti imbalsamati, rottami di ogni tipo, tavole<br />

di legno strappate da vecchie navi abbandonate. Se si tratta di uno scultore<br />

riconosciuto o di un architetto, magari con esperienze di scenografia teatrale,<br />

il giardino concepito come estensione della casa viene ad ospitare piccoli edifici<br />

per gli ospiti, padiglioni o chioschi per l’esposizione, vasche d’acqua.<br />

Ne sono esempi rilevanti le memorie storiche collocate nel giardino esteso intorno<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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