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Capitolo 4. La casa diventa museo. Il progetto di architettura.<br />

La casa di Georg Kolbe a Berlino.<br />

Intorno al 1900 Berlino attirava una miriade di artisti; molti di essi vi si stabilirono<br />

definitivamente, ma solo pochi vi lasciarono proprietà che attestino ancora<br />

oggi il loro percorso creativo. Nella capitale tedesca una delle casa d’artista<br />

più importanti della prima metà del Novecento è il museo dedicato a Georg<br />

Kolbe. Nato nel 1877 a Waldheim (Sassonia), figlio di un decoratore con interessi<br />

artistici, Kolbe inizialmente voleva diventare pittore e comincia a modellare<br />

quasi per caso alcune sculture durante un soggiorno a Roma (1898-1901).<br />

Tornato in patria nel 1902, dopo un periodo a Lipsia Kolbe si trasferisce a Berlino<br />

(1904) e lì, abbandona definitivamente la pittura per la scultura, raggiungendo<br />

ben presto il successo: viene accolto nella Secessione berlinese e affida le sue<br />

opere al principale commerciante d’arte della città, Paul Cassirer. Nel 1927 la<br />

morte della moglie Benjamine, dopo una lunga malattia, segna una svolta nel<br />

suo percorso artistico; l’anno successivo Kolbe dà avvio ad una nuova fase della<br />

sua vita costruendosi una casa-atelier nel verde quartiere del Westend.<br />

Il Maestro sceglie come architetto lo svizzero Ernst Rentsch, che insieme all’artista<br />

progetta un grande atelier per il lavoro della scultura e un altro più piccolo per il<br />

disegno, cui aggiunse in un secondo tempo un’abitazione. Costruito in mattoni a<br />

vista, in stile Bauhaus, il complesso, che l’artista definiva il suo «castello», offre<br />

condizioni di vita e lavoro ideali.<br />

Kolbe soffre molto per la mancanza della moglie; dal suo atelier nel sottotetto,<br />

allestito per consentirgli di disegnare nudi indisturbato, guardava la tomba nel<br />

vicino cimitero, ove sarebbe stato sepolto a sua volta nel 1947.<br />

Il testamento di Kolbe reca la data del 7 agosto 1943 ed è conservato, come i<br />

progetti di costruzione della casa d’artista, nell’odierno museo. La seconda stesura<br />

del testo stabilisce che il “complesso casa-atelier” fosse adibito alla raccolta e alla<br />

conservazione delle opere del maestro come archivio e fondazione di proprietà<br />

pubblica. Altre clausole riguardano la fusione in bronzo dei modelli e un premio<br />

intitolato d’artista, da assegnare ogni anno a giovani scultori di talento. Nel 1949<br />

viene costituita la Fondazione Georg Kolbe; il museo omonimo è inaugurato nel<br />

459<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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